Blefarite omeopatia: ecco come curarla con i rimedi naturali

Anche se il termine “blefarite” può non essere particolarmente conosciuto, la patologia in sé è piuttosto diffusa e si presenta con l’infiammazione del bordo delle palpebre. Andiamo a scoprire come curarla con l’omeopatia, ovvero con i rimedi naturali.

Qualcosa in più sulla blefarite

La blefarite, come accennato, è una patologia causata dall’infiammazione del bordo delle palpebre i cui sintomi più comuni includono bruciore, prurito, sensazione di corpo estraneo, irritazione e fotofobia. Solitamente, il bordo della palpebre si presenta arrossato al momento di una visita oculistica. In molti casi, le persone preferiscono optare per dei rimedi naturali piuttosto che fare ricorso ai farmaci, tuttavia, è bene non affidarsi mai al fai-da-te ma optare per una visita oculistica. Non solo ci sono diversi tipi di blefarite, che lo specialista saprà individuare e riconoscere, ma questa patologia è generalmente cronica e, sebbene venga solitamente trattata per un periodo di circa 10 giorni, il medico è in grado di offrire consigli per prevenirne l’insorgenza. Nel piano di cura per la blefarite solitamente rientrano gli antibiotici e i sostituti lacrimali.

Come curare la blefarite con i rimedi naturali

Per integrare la terapia medica, o nel caso in cui un professionista abbia consigliato i rimedi naturali, ecco che in che modo la medicina omeopatica può venire incontro a chi soffre di blefarite. È possibile trattare l’infiammazione ai margini delle palpebre grazie ad alcune piante dalle forti proprietà astringenti, decongestionanti, antinfiammatorie e leggermente antibatteriche. Dei colliri a base di fiordaliso, camomilla, elicriso, meliloto ed eufrasia sono generalmente ottimi alleati per chi soffre di blefarite. È importante, tuttavia, ricordarsi di usare solamente colliri sterili. Un altro rimedio naturale per chi soffre di questa patologia sono le salviette sterili che, oltre a garantire un ottimo livello d’igiene quotidiana, possono essere usate per detergere le ciglia e le palpebre. Nel caso in cui la zona perioculare sia particolarmente sensibile oppure se la rima palpebrale è stata vittima di fenomeni antinfiammatori o irritativi, come la secrezione causata dall’uso prolungato o scorretto (es. con scarsa igiene) delle lenti a contatto, è spesso un’ottima idea ricorrere all’uso delle salviette sterili. Tali salviette spesso contengono echinacea, una pianta dalle attività emollienti, antinfiammatorie e ri-epitelizzanti e tea tree, fondamentale contro la bleferite. Anche gli impacchi e i lavaggi locali a base di princìpi attivi possono dare un po’ di sollievo alleviando il gonfiore alle palpebre e il prurito. Questi generalmente sono a base di camomilla e malva, utili per la loro capacità astringente, antinfiammatoria e lenitiva, o di bicarbonato. È importante prestare attenzione anche all’alimentazione, limitando l’assunzione di caffeina, e assumendo integratori a base di omega 3 e, infine, non dimenticare la corretta igiene che include il lavaggio di palpebre e ciglia con acqua tiepida sia la sera sia al mattino, il non strofinarsi gli occhi e all’usare correttamente le lenti a contatto.

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