Pendenza rampa disabili: che cosa stabilisce la legge? Come calcolarla?

La tutela dei diritti dei disabili parte da azioni quotidiane, come quella di installare una rampa disabili in ogni luogo in cui serve. Negli ultimi anni sono sempre di più le normative che vanno in questa direzione, in particolar modo per quello che riguarda le infrastrutture architettoniche pubbliche, che devono consentire un adeguato passaggio per chi si muove con l’aiuto della carrozzina. Da qui deriva l’importanza delle rampe per disabili, che dovrebbere essere presenti praticamente in ogni edificio per una società inclusiva.

Cosa dice la normativa a riguardo? Ci sono molti aspetti da tenere in considerazione: primo su tutti è la pendenza rampa disabili, che deve rispondere a specifici requisiti che ne consentano la misurazione e l’installazione. Cerchiamo di capire cosa stabilisce la legge e come fare per calcolare la pendenza rampa disabili.

Certificazione a norma di legge

Quando si parla di rampe per disabili bisogna fare riferimento alla legge numero 13 del 1989; questa dà indicazioni per la certificazione delle rampe come strumenti utili per il superamento delle barriere architettoniche. All’interno di questa legge, così come nell’articolo 6, comma bis, del testo unico dell’edilizia, viene stabilito che non sono necessari permessi né comunicazioni prima dell’inizio dei lavori di costruzione delle rampe per disabili.

Quando si parla di permessi non necessari, però, è importante specificare che tale normativa vale soltanto per le costruzioni di rampe per disabili in acciaio zincato oppure in alluminio.

Nel testo di legge si fa specifico riferimento a delle misure relative alla pendenza, all’altezza e alla lunghezza della rampa. In particolare si afferma che le rampe debbono rispettare i seguenti requisiti:

  • larghezza minima di 0,90 m e di 1,50 m nei tratti a doppio senso;
  • presenza di un pianerottolo orizzontale ogni 10 m di percorso;
  • un cordolo sul bordo della rampa di almeno 10 cm di altezza;
  • corrimano di un’altezza non superiore a 1 m;
  • pavimento antiscivolo;
  • presenza di segnaletica.

Pendenza rampa disabili: quanto deve essere e come calcolarla

La legge stabilisce che non si può andare oltre l’8% di pendenza. Tradotto in termini più semplici, questo vuol dire che una rampa della lunghezza di 1 metro non può superare un dislivello di 8 cm.

Ci sono alcuni casi, però, in particolare quando si pensa a scalinate piuttosto ripide, in cui la pendenza può superare la soglia dell’8% ma non deve comunque andare oltre il limite del 12%. In molti di questi casi è previsto anche un montacarichi per evitare che il dislivello troppo elevato rappresenti uno sforzo eccessivo e un ostacolo per il disabile che intenda percorrerlo.

È importante sapere anche come fare per calcolare la pendenza rampa disabili. Si tratta in realtà di un calcolo abbastanza semplice che si basa su una formula matematica che tiene conto solo di due variabili: l’altezza e la lunghezza. Il rapporto tra questi due valori deve poi essere moltiplicato per 100. In sintesi, si può fare riferimento a questa formula:

% pendenza rampa disabili= (altezza del dislivello/lunghezza della rampa) * 100.

 

Puoi leggere anche