La danza macabra: cos’è?

L’arte, essendo il canale espressivo preferenziale da tutti gli esseri umani, ha sempre cercato di parlare di tutte le questioni esistenziali che, dai tempi dell’antica Grecia, turbano gli animi più sensibili.  La danza macabra, da questo punto di vista, è stato uno dei temi iconografici del tardomedioevo nel quale è rappresentata una danza fra uomini e scheletri.

All’interno di questa iconografia, gli scheletri personificano la morte, mentre gli uomini sono vestiti affinché possano rappresentare le differenti categorie della società del tempo, dai personaggi più umili come i contadini e gli artigiani, a quelli più potenti, come l’imperatore, il papa, principi e prelati. Questo soggetto viene impiegato come memento mori, ovvero un avvertimento sul fatto che tutti, prima o poi, devono morire. Questo tema esprime una visione individualistica della morte e, spesso, anche con una certa ironia nei confronti del tempo.

All’interno del XX secolo

Nel momento in cui scoppiò il primo conflitto mondiale, tra il 1915 e il 1916, l’artista italiano Alberto Martini ha realizzato la sua versione di Danza macabra europea: ha realizzato ben 54 litografie a colori, divise in cinque serie. Tutte le litografie insieme formano una cartolina e sono state inviate al fronte per creare una coscienza critica e pubblica riguardò la crudezza della guerra. Alberto Martini, con la sua arte, è stato capace di andare oltre il tradizionale “memento mori” medioevale, perché è riuscito a creare una forte carica satirica che ne ha incrementato la drammaticità. Il tema della danza macabra, nel momenti più sanguinosi è stata riproposta dall’arte figurativa pittorica e scultorea, ma anche dalla pellicola di Woody Allen nel film Amore e guerra.

La danza macabra nella contemporaneità

Tanti sono stati i mezzi artistici che hanno dato forma e colore alla danza macabra. Esemplare è stata la rappresentazione messa in scena dal regista Ingmar Bergman nella scena conclusiva de Il settimo sigillo. Anche nel mondo del video-gaming è apparta una citazione fortissima: la danza macabra di Clusone compare infatti nel gioco The Witcher 3: wild hunt.

Infine, nel mondo della letteratura, Danza macabra altro non è che il titolo di una saga di libri fantasy, scritta dalla giovane scrittrice Gabriella Bertolino. Il primo libro è stato pubblicato nel 2018, dalla casa editrice Elpis.

Questa iconografia dunque, nonostante le sue radici ben salde nel passato, riesce in tutto e per tutto a trasparire dagli artefatti comunicativi della contemporaneità. Quello della morte è un tema complesso a volte da rappresentare e, soprattutto, da vivere. Per questo realtà come Funerali Roma, cercano sempre di stare vicino ai loro clienti in un momento così difficile: clicca qui per una consulenza e avrai l’aiuto di personale esperto.

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