Immagini della Santa Pasqua: quali sono? Qual è il loro significato?

La Pasqua è una festa amatissima da grandi e piccini. In quest’occasione si festeggia la Resurrezione di Gesù Cristo che ha sconfitto la morte ed è salito al cielo. Con il passare dei secoli, alla Pasqua si sono associate diverse immagini che, a volte, possiamo chiederci cosa c’entrino esattamente con questo evento. Parliamo di immagini come l’uovo, la colomba, l’agnello o il coniglio. Quali sono le immagini della Santa Pasqua? E, soprattutto, qual è il loro significato? Scopriamolo insieme.

Immagini della Santa Pasqua: quali sono?

Oggi come oggi alla Santa Pasqua si legano un numero incredibili di immagini che, per molti, sono ormai diventate irrinunciabili. I simboli più conosciuti sin da bambini sono l’uovo, il pulcino, l’agnello, la colomba, il ramoscello d’ulivo, la campana, il cero, il coniglio, l’acqua, il fuoco e la croce. Osservando bene ognuno di questi, è quasi d’obbligo chiederci cosa possano entrarci mai alcuni di essi con la ricorrenza della Pasqua. Ad esempio, sapreste indicare perché l’uovo è tra le immagini della Santa Pasqua più ricorrenti? Ed il coniglio? Cosa c’entra con la morte e con la Resurrezione di Nostro Signore?

Se, con il tempo, l’uomo ha accostato alla Santa Pasqua tutte queste immagini, comunque, ci sono dei motivi fondati. Ognuno di essi, infatti, ha un significato proprio che, di certo, vale la pena conoscere. Significati che si ritrovano rileggendo le pagine della Sacra Bibbia o, semplicemente, ricordando alcune semplici nozioni della storia antica. Un viaggio interessantissimo che, ad oggi, rende più vicino il significato di Pasqua anche ai più piccoli.

Il significato delle immagini pasquali

Ogni immagine che abbiamo citato ha un significato proprio. Scopriamolo insieme.

  • L’uovo e il pulcino sono simboli con cui si vuole rappresentato il rinascere ad una nuova vita. È proprio questo che accade a Gesù quando, tre giorni dopo la morte, risorge. Se l’uovo di cioccolata ha fatto la sua comparsa in tempi molto recenti, le uova decorate da donare per la Pasqua hanno origini addirittura medievali. Inizialmente il colore prediletto per la colorazione delle uova era il rosso (simbolo della Passione). Oggi sappiamo che non vi sono particolari distinzioni.
  • L’agnello si contrappone, per certi versi, all’immagine dell’uovo. Simboleggia, infatti, il sacrificio che Cristo ha fatto sulla croce per salvare tutti noi. A Pasqua si mangia l’agnello nel rispetto di una tradizione ebraica. Si ricorda, difatti, il momento in cui Dio salvò i primogeniti di coloro che avessero segnato l’ingresso di casa con del sangue di agnello. Il vento divino, riconoscendo le abitazioni ebree, avrebbe risparmiato i primogeniti uccidendo, invece, quelli egiziani.
  • Alla colomba si lega, infatti, l’evento del diluvio universale. Secondo quanto narrato, Noè lasciò volare via una colomba dopo il diluvio universale. Una volta tornata la colomba con un ramoscello di ulivo nel becco significava che tra cielo e terra era di nuovo pace. Non a caso, quindi, colomba e ramoscello di ulivo simboleggiano la pace. Con l’ulivo, inoltre, i cristiani ricordano il momento in cui Gesù arrivò a Gerusalemme accolto da una grande folla che lo salutava agitando dei ramoscelli di ulivo (ed era la Domenica delle Palme).
  • La campana è, invece, il simbolo della gioia. La felicità che la Pasqua vuole ricordare per la rinascita di Gesù risorto. Proprio il giorno di Pasqua, difatti, le campane di tutte le chiese risuonano a festa per ricordare questa ricorrenza.
  • Il cero rappresenta quella luce che Gesù, sconfiggendo la morte, ha riportato agli uomini sulla terra. Il simbolo è quello di Cristo come luce del mondo.
  • L’acqua e il fuoco sono due dei simboli più importanti della Santa Pasqua. L’acqua (intesa come quella battesimale) purifica. Il fuoco è quello con cui viene sempre acceso il cero pasquale e simboleggia il trionfo della luce (ovvero di Gesù Cristo) sulle tenebre (ovvero la morte).
  • La croce è il simbolo di Gesù morto per salvare il mondo.

Puoi leggere anche