Legge 107 del 2015 riassunto: ecco dove trovarlo, cosa riguarda e che prevedeva

Negli ultimi anni si è molto discusso, sia nelle sedi opportune che su Internet, sulla riforma del mondo della scuola anche conosciuta come “Buona Scuola” o “Legge 107”.

Fin dall’entrata in vigore di questo “piano” avviato dal governo Renzi, l’opinione pubblica si è divisa in due fazioni: da una parte i favorevoli e dall’altra coloro che hanno criticato criticato e descritto i punti positivi e negativi che caratterizzano questa riforma.

E’ possibile, tuttavia, trovare la sintesi della Legge 107 del 2015 effettuando delle ricerche online sui principali portali legislativi. Scopriamo insieme cosa riguarda e che prevede nello specifico.

Che cos’è la Buona Scuola?

La Buona Scuola è una legge, ovvero la Legge 107, proposta come disegno di legge dal governo Renzi con lo scopo di attuare una riforma significativa nel mondo scolastico, puntando i riflettori su studenti e docenti, considerati i protagonisti principali del processo di insegnamento-apprendimento che pone le basi per le prossime società. Si tratta di una rivoluzione, un nuovo modo di approcciarsi al mondo dell’istruzione che ha prodotto numerosi scontri.

Ci sono voluti mesi e numerosi dibattiti prima che il disegno di legge proposto dal governo Renzi venisse approvato. Mesi di confronti tra il mondo della scuola, sindacati, associazioni e politici. La svolta si è avuta il 7 aprile del 2017 quando il Consiglio dei Ministri approvò in via definitiva i D.L. volti a rivoluzionare e disciplinare il sistema scolastico.

In data 16 maggio 2017, il Presidente della Repubblica Mattarella ha posto la sua firma sui provvedimenti del Governo che sono stati pubblicati sulla Gazzetta Ufficiale, per entrare in vigore il 31 maggio. 

Cosa prevede la Legge 107?

La Buona Scuola stabilisce una maggiore autonomia scolastica, per fare sì che le scuole possano gestirsi autonomamente con gli strumenti finanziari necessari e la guida del Dirigente Scolastico. Le responsabilità della figura del capo d’istituto aumentano notevolmente grazie alla normativa. I Presidi, infatti, hanno la possibilità di:

  • scegliere i neoassunti grazie agli albi territoriali, formando così il proprio team di collaboratori;
  • valutare l’anno di prova dei neoassunti;
  • premiare i migliori docenti.

Come garanzia del lavoro svolto, il preside viene però valutato ogni tre anni e in base al risultato ottenuto verrà stabilito il suo compenso. 

Vantaggi per insegnanti e famiglie

La normativa prevede un aumento di circa 7 docenti in più per ogni istituto scolastico, con un piano di 100.000 assunzioni per mettere fine al precariato e potere andare incontro alle esigenze della scuola nel futuro. Un altro vantaggio per i docenti sembra essere rappresentato dall’introduzione della “Carta del Docente”, un bonus di 500 euro all’anno a disposizione degli insegnanti da spendere per il proprio aggiornamento professionale e formativo.

Il decreto ha introdotto agevolazioni fiscali come lo “school bonus” e detrazioni per i genitori che decidono di scegliere le scuole paritarie. Questi incentivi nascono per evitare che la diseguaglianza tra scuole ricche e povere possa aumentare.

Cambiamenti didattici

I maggiori cambiamenti riguardano la didattica. La riforma ha introdotto il PTOF (Piano triennale dell’offerta formativa) che va a sostituire il precedente POF, come documento di progettazione curricolare, extra-curriculare, educativo e organizzativo di ogni scuola.

Questo piano prevede una maggiore flessibilità negli insegnamenti. Per cui, ad esempio, nel triennio delle superiori possono essere attivati percorsi specifici autonomi curricolari. In questo modo, gli studenti potranno personalizzare il proprio percorso in base alle proprie preferenze pensando alla carriera post-scolastica.

Per agevolare il passaggio dalla scuola al mondo del lavoro, questa Legge introduce anche l’alternanza scuola-lavoro. Si tratta del cambiamento tra i più discussi, introdotto dal governo Renzi, che prevede l’introduzione di un tirocinio di 400 ore presso istituti tecnici e professionali e di 200 ore nei licei che possono essere effettuate nel periodo di sospensione della didattica, quindi durante le vacanze di Natale e Pasqua.

La Legge 107 prevede lo stanziamento di 30.000.000 euro per le scuole con lo scopo di incoraggiare nuove discipline e potenziare le competenze digitali.

Edilizia scolastica

Nella normativa viene affrontato il problema della messa in sicurezza degli edifici scolastici, con uno stanziamento di ingenti somme di denaro destinate alle scuole italiane. Dato che la maggior parte delle scuole sono state edificate più di 30 anni fa, sono state previste anche attività di monitoraggio e prevenzione di eventuali rischi a cui potrebbero andare incontro gli edifici.

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