Poeta greco elegiaco: chi era Tirteo? Per quali opere è noto?

Tirteo è uno dei poeti meno noti ma non per questo meno degni di nota. Egli ha vissuto nel VII secolo a.C. ed è conosciuto principalmente per i suoi canti di guerra. Andiamo a scoprire di più sulla sua vita e sulle sue opere.

Chi era Tirteo

Ricostruire la vita di Tirteo non è semplice perché non esiste una chiara documentazione al riguardo e quindi ancora non si possiedono notizie certe su di lui. Si dice che egli fosse di Atene e che sia stato mandato a Sparta in veste di capitano in seguito alla richiesta degli abitanti stessi dopo che questi avevano consultato l’oracolo di Delfi. Negli anni più recenti, però, questa teoria non è stata convalidata, anzi, si è arrivati a sostenere che Tirteo fosse originario proprio di Sparta.

Egli compose dei canti quasi esclusivamente di tipo parenetico e le persone che vi assistevano venivano incoraggiante ad andare in guerra sprezzanti del pericolo e a utilizzare il proprio coraggio. Spesso paragonato a Goffredo Mameli, colui a cui dobbiamo l’esistenza del Canto degli Italiani, Tirteo ottiene il suo posto fra i poeti apprezzati per le loro opere solo nel periodo del Risorgimento. Nel corso della Prima Guerra Mondiale è stata pubblicata un’opera, indirizzata ai soldati intenti a combattere al fronte, contenente proprio alcuni dei canti di Tirteo. Una volta finita la guerra, altre opere del poeta greco furono utilizzate per ricordare i caduti al fronte.

Nell’ultimo periodo della sua attività come poeta, Tirteo aveva cambiato marcia, sostituendo quasi del tutto i suoi tipici canti che inneggiavano al valore in guerra e al coraggio con delle opere più improntante sull’unione fra esseri umani.

Le opere per cui Tirteo è noto

Fra le opere più conosciute di Tirteo quella che indubbiamente ricopre il primato è il “frammento 10 West”. Quest’opera è tuttora dibattuta da diversi critici, i quali sostengono che si tratti, in realtà, di un unione fra due distinti frammenti. Il testo dell’opera incoraggia i giovani soldati a dare la vita per la propria patria, a non tirarsi indietro durante la guerra ma ad andare in prima linea, anche a costo di trovarvi la morte, lasciando indietro i soldati più anziani. Si suppone che il messaggio fra le righe di quest’incitazione fosse che era sempre meglio perdere la vita in guerra piuttosto che sopravvivere ed essere costretti a diventare mendicanti con mogli e figli al seguito. L’attività poetica di Tirteo è stata molto varia e, oltre ai canti di guerra, che sono comunque i più noti, troviamo l’elegia denominata “Eunomia” e le esortazioni in versi elagici.  

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