Diritto sportivo: che cos’è? A cosa serve? Perché è importante?

Il diritto sportivo è un settore del diritto che si occupa di regolare e disciplinare il mondo dello sport. Viene inteso come l’insieme degli istituti giuridici che riguardano il fenomeno sportivo. I motivi che hanno portato alla nascita di questa materia sembrano essere legati alla sua evoluzione, tanto da avere acquisito con il passare del tempo un ruolo sempre più notevole all’interno del panorama giuridico italiano e internazionale. Scopriamo insieme di cosa si tratta nello specifico, a cosa serve e perché ad oggi ha questa importanza.

Che cos’è il diritto sportivo?

Il diritto sportivo, come abbiamo anticipato, sembra avere acquisito con il passare degli anni un ruolo molto importante all’interno del settore giuridico italiano e internazionale. Grazie alla vicenda di “calciopoli”, il cui scandalo ebbe luogo nel 2006, l’attenzione dei media si è maggiormente concentrata rispetto il passato non solo sullo sport che viene praticato ma anche su quello che si trova all’interno delle aule giuridiche, dando così maggiore importanza alle figure di professionisti esperti di diritto sportivo. 

Le società sportive hanno capito di non potere fare a meno di un’assistenza legale anche nel settore sportivo. Il diritto sportivo pertanto, viene considerato un ordinamento autonomo e indipendente, dotato di propri statuti e regolamenti quindi, anche di propri organi di giustizia sportiva. 

La giustizia sportiva è invece, l’insieme delle regole mediante le quali l’ordinamento sportivo risolve le proprie questioni interne. Ogni Federazione e disciplina sportiva associata, possiede propri organi di giustizia sportiva, regolamentati da statuti e regolamenti. Nello specifico, nel “mondo calcio” questi organi sono individuati dagli artt. 29 e ss. del Codice di Giustizia Sportiva.

A cosa serve la giustizia sportiva?

La giustizia sportiva si può dividere, in base alla natura delle controversie trattate, in:

  • tecnica: che si occupa di garantire il corretto svolgimento delle competizioni e che si rispettino le regole del gioco della disciplina praticata dalla Federazione Internazionale di riferimento;
  • disciplinare: che si occupa di accertare e punire eventuali violazioni di norme federali che comportano l’applicazione di sanzioni a carico del trasgressore;
  • economica: che si occupa di risolvere le controversie di natura patrimoniale tra due società oppure tra una società e un atleta, in base alle quali la Federazione Nazionale assume il ruolo di terzo, non avendo interessi personali;
  • amministrativa: rappresenta una categoria all’interno della quale rientrano tutti i provvedimenti che riguardano il tesseramento, l’affiliazione e la partecipazione ai campionati di competenza.

Perché è importante il diritto sportivo?

Le fonti di diritto sportivo si dividono in:

  • fonti di natura pubblicistica: che comprendono lo statuto e i regolamenti del CONI;
  • fonti di natura privatistica: che comprendono statuti e regolamenti delle Federazioni Sportive Nazionali;
  • fonti internazionali: ovvero i provvedimenti del Comitato Internazionale Olimpico (CIO) che comprendono la Carta Olimpica e i regolamenti delle varie Federazioni Sportive Internazionali.

L’importanza del diritto sportivo è legata alla funzione che svolge il sistema di giustizia. L’ordinamento di giustizia sportiva infatti, prevede due gradi di giustizia di merito interni, esercitati a seconda della competenza territoriale e per competizione da Giudici Sportivi, dalle Commissioni Disciplinari nazionali e territoriali e dalla Corte di Giustizia Federale.

Gli organi sono chiamati “endofederali” perché previsti dal Codice di Giustizia Sportiva, che contiene le norme di comportamento e le eventuali sanzioni che possono essere applicate ai soggetti che fanno parte della FIGC.

Un terzo grado di giudizio può essere esercitato in base alla natura della controversia, o dal Tribunale Nazionale di Arbitrato per lo Sport o dall’Alta Corte, entrambi organi di giustizia del CONI. Questi organi sono definiti “esofederali”, poiché esterni alla FIGC e anch’essi si occupano di giudicare nel merito.

Il conferimento agli organi del CONI del potere di “giudicare nel merito” sembra avere conferito una notevole importanza alla giustizia calcistica, poiché ha dato luogo alla creazione di un ordinamento composto da tre gradi di giudizio di merito, un precedente assoluto in campo giuridico.

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