Autocertificazione esami sostenuti: ecco come compilarla e a cosa serve

Hai sostenuto degli esami in uno degli atenei italiani e hai la necessità di presentarli ad uno degli enti preposti? L’università si trova in un’altra regione e non hai il tempo e il modo di raggiungerla celermente? Nessun problema! La normativa vigente in Italia dice che, in situazioni di questo tipo, è possibile compilare e presentare la cosiddetta autocertificazione esami sostenuti. Ma di cosa si tratta? Per cosa possiamo utilizzarla? E come va compilata nella maniera corretta? Diamo un’occhiata insieme.

Autocertificazione esami sostenuti: cos’è e a cosa serve?

L’autocertificazione esami sostenuti, come facilmente possiamo evincere dal nome, è un’autocertificazione che dobbiamo compilare quando dobbiamo certificare il numero e tipo di esami che abbiamo già sostenuto presso un’università italiana. Quante volte, difatti, capita di lasciare momentaneamente gli studi e volerli, magari, riprendere più in là nel tempo? L’autocertificazione esami sostenuti contiene al suo interno l’elenco degli esami che abbiamo già fatto, con le rispettive date e le valutazioni ottenute. Ha lo stesso valore della certificazione esami sostenuti che viene, invece, rilasciata direttamente dalla segreteria degli atenei italiani (e non soltanto).

L’autocertificazione esami sostenuti va prodotta verso le Pubbliche Amministrazioni, quindi nei rapporti con enti come le Regioni o i Comuni ma non soltanto. Anche i gestori di servizi pubblici (come ad esempio le Poste) potrebbero richiederci un documento di questo tipo così come le aziende private, in virtù di quanto stabilito dalla Legge 120 del 2020. Tutti i destinatari dell’Autocertificazione esami sostenuti hanno l’obbligo legale di accettarla: in mancanza si configurerebbe un reato sanzionabile che ogni cittadino può tranquillamente denunciare presso la locale prefettura.

Chi può utilizzarla e come si compila?

Chi può utilizzare l’autocertificazione esami sostenuti? Possono farlo tutti i cittadini italiani o appartenenti alla Comunità Europea. Il documento è producibile anche dagli extra comunitari che abbiano, però, il permesso di soggiorno in regola. Ricordiamo che tutti i dati dichiarati nell’autocertificazione esami sostenuti devono corrispondere al vero: dichiarare il falso, difatti, è reato ed è sanzionabile.

L’autocertificazione esami sostenuti si compone, sia nei modelli precompilati che in quelli da redigere ex-novo, da due diverse sezioni. La prima è dedicata a tutti i dati personali del richiedente che dovrà inserire tutti i dati anagrafici e di residenza oltre che gli estremi del proprio documento di identità. Nella seconda sezione, invece, dobbiamo indicare gli esami sostenuti. Le informazioni dovranno essere quanto più possibile accurate includendo anche la data di superamento e la valutazione. L’autocertificazione va poi firmata e consegnata a chi di dovere (di persona o per posta). Nel caso di invio per posta sarà necessario allegare una copia di un documento di identità in corso di validità.

Puoi leggere anche