Trading online e tasse: come funziona?

Nonostante il trading online sia un’attività finanziaria ampiamente pratica, ormai, in tutto il mondo, e ben conosciuta, pare che l’argomento relativo alle tassazioni sia ancora poco noto ai traders. In realtà, si tratterebbe di un discorso abbastanza logico: se si praticano attività che fanno reddito, in automatico bisognerà versare delle tasse allo Stato.

Non bisogna sottovalutare l’argomento, soprattutto se si vuole intraprendere un percorso di trading serio e professionale con il solo scopo di incrementare i propri risparmi.

Questo articolo verterà sull’argomento trading e tasse, in modo che nessuno si trovi impreparato nel momento in cui vedrà il proprio capitale crescere. Per maggiori informazioni al riguardo e restare sempre aggiornati sulle più importanti notizie di trading, leggi qui: uno dei siti maggiormente consultati dai traders italiani.

Tasse nel trading online

Come ognuno sa, ogni attività che permette di aumentare il proprio reddito, è soggetta a tassazione da parte dello Stato. Analizzando lo scenario italiano, però, pare che le tasse da pagare quando si fa trading siano molto più convenienti se paragonate ad altre attività.

In effetti, i traders non sono costretti a versare cifre elevate, tanto meno a rispettare scadenze prestabilite che riguardano commissioni fisse. In più, per fare trading non c’è alcun bisogno di essere in possesso di partita IVA o versare contributi all’INPS. Come funziona per traders alle prime armi che, inizialmente, non riescono a trarre alcun profitto dalla propria attività? Semplice: non dovranno versare nessuna tassa allo Stato. C’è bisogno di pagare solo se si riescono ad ottenere rendimenti concreti.

Si può concludere affermando che il trading online per le commissioni nulle che prevede sulle operazioni effettuate, una maggiore accessibilità in termini economici e tassazioni concretamente basse, risulta una delle attività più vantaggiose per coloro che cercano modalità innovative e, al contempo, remunerative per incrementare i propri risparmi.

Come calcolare le imposte da pagare

Bisogna ribadire il concetto secondo il quale esclusivamente i traders che ottengono plusvalenze, cioè delle entrate, necessitano di versare delle tasse allo Stato. Se, al contrario, la propria attività registra solo perdite, non c’è bisogno di pagare alcuna somma.

Nel caso in cui si registrino minusvalenze, appunto, delle perdite, il tutto potrebbe comunque rivelarsi un vantaggio per i traders.

Il motivo è semplice: ogni anno, a prescindere dai risultati ottenuti, c’è bisogno di fare la dichiarazione dei redditi. Nel momento in cui l’anno precedente un trader dichiari le proprie perdite e chiude in negativo, queste potranno essere sottratte dalle plusvalenze eventualmente ottenute successivamente, riuscendo finalmente a far quadrare i propri conti.

Come procedere al pagamento delle tasse

Una volta compreso che ottenere dei rendimenti dalla propria attività di trading consta di tasse da pagare, bisogna chiarire come procedere al pagamento delle stesse. In genere, esistono due modalità: procedere in maniera autonoma o affidarsi al proprio broker.

Qui entra in gioco un altro discorso di fondamentale importanza nel trading: la scelta della piattaforma da utilizzare. Bisogna affidarsi esclusivamente a broker regolamentati e certificati da appositi enti, il cui principale scopo è salvaguardare l’interesse dei traders. Quando si decide di lasciare che il broker si preoccupi della propria situazione fiscale, significa che svolge il ruolo di “sostituto d’imposta” e, in questo caso, il trader sarà sollevato da ogni responsabilità.

Se si decide di procedere in maniera autonoma, allora si è nel tradizionale regime dichiarativo in cui il broker non si fa carico della situazione fiscale del proprio utente.

Attualmente, in Italia nessun broker può assumersi la responsabilità di operare come sostituto d’imposta, per cui i traders dovranno occuparsi da soli del pagamento tasse. Anche se, i migliori broker offrono un aiuto annuale ai propri utenti, fornendogli un report in cui indicano tutte le operazioni effettuate e i conseguenti risultati ottenuti in un anno.

Per i traders poco esperti, si consiglia di consultare il proprio commercialista per ottenere tutte le dritte necessarie. In conclusione, è bene che i traders abbiano la possibilità di chiarire ogni dubbio riguardo le tassazioni, in quanto è un argomento spesso ignorato. Potranno ricevere il supporto di cui necessitano consultando Guidatradingonline.net, così che chiunque possa fare un trading consapevole e sicuro.

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