Sostituto DSGA: che ruolo è? Chi lo sceglie? Quanto guadagna?

Il Direttore dei Servizi Generali e Amministrativi, anche conosciuto con l’acronimo DSGA, riveste un ruolo molto importante nella scuola, per il corretto funzionamento delle istituzione scolastiche. Fa parte del personale A.T.A e rappresenta la figura direttiva nell’ambito scolastico con le maggiori responsabilità, dopo il Dirigente Scolastico.

Esso svolge attività lavorative molto complesse, con rilevanza esterna, a cui vengono delegati i servizi generali amministrativo-contabili e una serie di mansioni più dettagliate.

In caso di assenza del DSGA, ecco che interviene la figura del sostituto, ovvero l’assistente amministrativo titolare della II posizione economica, in quanto risorsa interna che deve ricoprire il ruolo della supplenza. Scopriamo insieme di cosa si occupa, chi lo sceglie e quanto guadagna.

Di cosa si occupa il DSGA?

Il DSGA, sicuramente in termini di competenze e attività, è una figura di rilievo nella P.A., che si occupa di:

  • materie giuridiche: diritto amministrativo, del lavoro, normativa sulla sicurezza, norme della privacy;
  • ambito contabile: per il supporto e la redazione dei documenti contabili;
  • competente negoziali: codice degli appalti;
  • competenze relazionali e di organizzazione dell’ufficio di segreteria, di tutto il personale A.T.A;
  • competenze fiscali;
  • gestione dei beni mobili e degli inventari.

In particolare, il DSGA svolge un’attività lavorativa molto complessa e con rilevanza esterna, in quanto sovraintende con autonomia operativa i servizi generali amministrativo-contabili, curandone l’organizzazione e svolgendo funzioni di coordinamento, promozione delle attività e verifica dei risultati ottenuti, rispetto agli obiettivi assegnati al personale A.T.A che è alle sue dirette dipendenze. Inoltre:

  • organizza autonomamente le attività del personale A.T.A, sulla base delle direttive del Dirigente Scolastico;
  • attribuisce al personale A.T.A incarichi di natura organizzativa e prestazioni laddove necessarie, anche oltre l’orario d’obbligo;
  • svolge in piena autonomia attività di istruzione, redazione e formalizzazione di atti amministrativi e contabili;
  • è un funzionario delegato, ufficiale rogante e consegnatario dei beni mobili;
  • può svolgere attività di studio e di elaborazione di piani e programmi che richiedono una specifica specializzazione professionale;
  • può svolgere incarichi come tutor, di aggiornamento e formazione del personale;
  • possono essergli affidati incarichi come ispettore all’interno delle istituzioni scolastiche.

Chi sceglie il ruolo del DSGA?

In caso di assenza del DSGA, il sostituto è l’assistente amministrativo titolare della II posizione economica, in quanto si tratta di una risorsa interna a cui viene assegnata la supplenza del DSGA. Nel caso in cui quest’ultimo fosse assente oppure in mancanza di titolari di II posizione, il Dirigente Scolastico ha il compito di verificare la disponibilità da parte degli assistenti amministrativi titolari della I posizione economica, di assumere le funzioni del DSGA in carica.

Nel caso della presenza di più assistenti titolari di II posizione economica disponibili alla sostituzione del DSGA assente, i criteri e le modalità per l’attribuzione dell’incarico sono disciplinati dal contratto di istituto, e solitamente l’incarico viene attribuito al dipendente che è in possesso: di una specifica formazione, competenze certificate in relazione ai compiti eventualmente assegnati, esperienze documentabili e titoli culturali. 

Quanto guadagna?

Il contratto collettivo nazionale di lavoro (CCNL) della sezione “Scuola e istruzione” è stato aggiornato nel 2018 e sembra prevedere ad oggi una retribuzione di 1.916 euro lordi mensili, ovvero di 22.994 euro all’anno. Il CCNL inoltre, prevede anche una tredicesima mensilità.

La retribuzione del DSGA aumenta in funzione dell’aumentare dell’anzianità di servizio. Se all’inizio della carriera un sostituto DSGA arriva a guadagnare circa 1.450/1.500 euro netti mensili, dopo molti anni di servizio può anche arrivare a guadagnare quasi 3.000 euro lordi di stipendio al mese.

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