Il giro d’affari dei falsi incidenti stradali

Nel 2017 sono stati molti i casi giuridici che hanno avuto come centro di interesse il giro d’affari dei falsi sinistri, messi in atto per truffare e fatturare dalle società assicurative. Si parla di cifre esorbitanti e di veri e propri artisti di strada, attori a tutti gli effetti che non hanno come qualità principale la furbizia, vediamo insieme il perché.

Queste vere e proprie truffe si sono verificate e si staranno ancora verificando in varie regioni e comuni d’Italia. Stiamo parlando di più di mille indagati in giro nel nostro stato, accusati di aver simulato falsi incidenti stradali utilizzando finte testimonianze di amici e parenti e false consulenze da parte di medici e testimoni per poter ottenere risarcimenti illeciti da parte delle assicurazioni.

Esempi eclatanti si sono verificati a Roma, dove sono state indagate 400 persone con l’accusa di associazione a delinquere alla truffa, falso in atto pubblico e corruzione. Le persone venivano pagate con una cinquantina di euro per ‘lavorare’ e simulare una falsa testimonianza. Sono stati anche molti i casi in cui dottori corrotti hanno messo in circolazione falsi certificati medici. Inoltre la procura ha richiesto al gip il sequestro di beni, ottendendo un valore di circa 4 milioni di euro.

Un’altro caso di frode per le assicurazioni si è verificato nel tarantino dove tra i 126 indagati vi erano molti periti e medici corrotti. In carcere è finita una famiglia intera, una donna e i suoi genitori, titolare di un’agenzia infortunistica stradale . Per altre 26 truffatori è scattata l’accusa di associazione a delinquere. Sono circa 39 i casi di falsi sinistri stradali che avrebbero fatturato circa 635 mila euro. Anche la Calabria è stata palcoscenico di questi incredibili attori del crimine: parenti che si investivano, tamponamenti mai esistiti. Sono state denunciate più di 200 persone , pensate che un uomo indagato contava di essere stato coinvolto in più di 90 incidenti, mentre una bambina risultava essere stata tamponata dai genitori due volte.

Queste truffe vengono calcolate in ogni dettaglio, dallo scontro in auto alla dichiarazione del perito, al medico che dichiarava di essere intervenuto o rilasciava falsi documenti e certificati, al falso testimone che dichiarava di aver assistito alle dinamiche dell’incidente e in alcuni casi si è arrivati anche alle dichiarazione di medici specialisti che dichiaravano di aver effettuato riabilitazione e sedute mediche in relazione al sinistro. Insomma, speriamo che queste truffe finiscano al più presto, per la dignità stessa di queste persone , che se non altro potrebbero smettere con ciò ed iniziare a seguire qualche corso in più di recitazione.

 

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