Simboli giapponesi: quali sono i più famosi e significato

L’Oriente ha una cultura diversa da quella europea, fatta di simboli, gesti, movimenti, festività e rituali che sono affascinanti.

Tuttavia non è detto che ci sia poi una comprensione profonda proprio perché si ha una diversa identità culturale. I simboli giapponesi che sono sempre presenti nelle case, nei negozi e anche nei tatuaggi orientali, hanno un significato molto profondo.

Sicuramente è una diversità molto varia, che sorprende, specialmente se vediamo la ricchezza di simbologia fatta di animali, insetti e alberi.

I 3 simboli più famosi

I primi simboli giapponesi che troviamo ovunque, specialmente nei manga, fumetti e cartoni animati, sono i:

  • Cane procione, chiamato Tanuki
  • Gatto portafortuna, con il nome di Maneki Neko
  • Le bambole Kokeshi
  • Carpa
  • Drago
  • Albero di ciliegio

Diciamo anche che sono animali, persone e anche vegetazione del territorio giapponese. Questo vuol dire che si parla di un legame profondo con il proprio luogo d’origine. Ad oggi, il loro fascino, sono giunti prepotentemente in Europea, ma hanno conservato la loro identità, senza avere delle modifiche occidentali.

Il significato dei simboli giapponesi

Iniziamo a dire quale sia il significato del Tanuki, il famoso cane procione. Si parla di una specie animale che è tipica dell’oriente, poiché si trova solo in questo continente.

Un personaggio tipico della mitologia giapponese che ha poteri soprannaturali. Il carattere del Tanuki è scherzoso, un po’ vile, ma fedelissimo, sempre distratto e anche combina guai. Per intenderci somiglia un pochino al pulcinella napoletano. Tuttavia è un imbroglione, un ladro, anzi possiamo dire che è il “santo” protettore dei commercianti, infatti lo si trova spesso fuori le attività commerciali. Un controsenso che mostra i diversi lati della vita e del lavoro.

Il Maneki Meko, cioè il gatto portafortuna, con la zampa sempre alzata è importantissimo nella simbologia orientale.

Le leggende che ruotano attorno alla sua storia sono molte, ma in linea di massima, diciamo che si tratta di un animale che attira la fortuna. La zampa alzata verso l’alto è proprio l’azione che fa per catturare la fortuna e portarla a sé.

Le bambole Kokeshi

Altro simbolo molto importante è quello delle bambole kokeshi che raffigurano una donna o bambina giapponese, che hanno le mani incociate sul petto. Il loro significato è quello di proteggere dalla sfortuna, ma anche di allontanare il demone che rapisce i bambini, lo Yokai.

Ancora oggi è usato un allestimento, simile al nostro presepe, di diverse bambole kokeshi che sono all’interno della casa dove c’è uno o più bambini. Si usano dopo il primo anno del bambino, fino a 6 o 7 anni di età.

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