Goldman Sachs e il possibile rialzo euro-dollaro

La ben nota volatilità del trading online (e non solo) induce a continui capovolgimenti di fronte capaci di modificare, nel bene e nel male, un buon numero di strategie finanziarie date per certe solo qualche giorno prima. Prevedere tali cambiamenti non è affatto facile, anche perché i fattori che li determinano appartengono spesso ad ambiti completamente slegati da quello finanziario, ma la cui cassa di risonanza è in grado di investire anche gli asset e i trend economico-finanziari dell’intero globo. Per quanto si possa essere profondamente esperti, il settore del trading online risulterà sempre foriero di grandi quanto inaspettate novità.

Volendo soffermare il discorso sul Forex, ovvero il mercato valutario che contempla il rapporto speculativo tra le monete estere tramite appositi broker (per approfondire l’argomento vi segnaliamo l’articolo di http://www.iforexbroker.eu/), sta vivendo un periodo di profondi cambiamenti strutturali e numerici, dettati in particolar modo dalle decisioni politiche e strategiche formulate dai cosiddetti piani alti della finanza mondiale. Stando a quanto raccolto nelle ultime ore, infatti, pare sia in atto un repentino recupero valutario del rapporto euro/dollaro, precipitato rovinosamente dopo alcuni momenti di appannamento fisiologico e i recenti episodi di matrice terroristica. Insomma, non un bel periodo per il bilanciamento valutario tra due delle monete più potenti del mondo.

Secondo Goldman Sachs, il suddetto rialzo valutario va in controtendenza con quello che sarebbe dovuto essere dopo le decisioni della BCE in merito all’allargamento del quantitative easing, ovvero un tonfo pari al 3%. Sebbene quelle del quantitative easing siano misure piuttosto espansive, l’euro si è mosso in direzione opposta cercando di recuperare il terreno perduto e portare con sé un quantitativo valutario ed azionari di tutto rispetto. Un dato davvero confortante per chi investe tempo e denaro nel Forex, la cui principale fonte di guadagno proviene da una manovra di tipo speculativo realizzabile in base alla coppia valutaria contemplata in quel preciso istante, o sul lungo periodo.

Le stime in tal senso di Goldman Sachs sono, comunque, a dir poco prudenti, con l’euro visto a 1,07, 1,05 e 1,00 rispettivamente a tre, sei e dodici mesi. Ad ogni modo, l’euro viene visto come capace di raggiungere la soglia dei 90 centesimi entro la fine del 2017.

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