Amstaff tricolor: quanto costa un esemplare? Come curarlo e tenerlo in salute?

L’American Staffordshire Terrier, conosciuto anche con il nome di Amstaff, è un cane molto coraggioso, come qualsiasi cane da guardia. Insieme al Pittbul e al Dogo argentino per anni è stato utilizzato nei combattimenti clandestini e per questo motivo, ne è stata determinata una cattiva fama.

In realtà, se allevato in modo corretto all’interno di una famiglia, può essere un buon compagno di vita oltre che un ottimo guardiano. Scopriamo insieme quanto può costare un esemplare e come prendersene cura.

Origini della razza

La razza nasce dall’incrocio tra il Bulldog e il Terrier. Nel 1885 comparve per la prima volta nella zona tra Canada e Stati Uniti. Inizialmente venne utilizzato solo nei combattimenti e quando questi divennero illegali, alcuni allevatori decisero di selezionare la razza per renderlo un cane sia da guardia che da compagnia.

Il riconoscimento dello standard avvenne nel 1936. La denominazione di American Staffordshire venne invece, acquisita nel gennaio del 1969 in occasione della revisione di questo riconoscimento. Questa revisione fu necessaria per distinguerlo dallo Staffordshire Bull Terrier che era già stato selezionato da vari allevatori.

Dal dopoguerra fino ai giorni nostri, la popolarità di questa razza è andata via via decrescendo ma resta comunque un cane molto apprezzato da buona parte degli estimatori di questa tipologia.

Alimentazione

L’Amstaff deve mangiare in modo bilanciato e completo, per evitare che possa andare in sovrappeso. Solitamente si tratta di cani sani che non sembrano soffrire di particolari patologie, tranne nei casi in cui potrebbero avere problemi agli occhi. Come sempre è bene prestare attenzione all’alimentazione, acquistando crocchette che siano di alta qualità. 

Proprio con le crocchette è possibile creare un programma alimentare bilanciato e regolare. Il vantaggio di questo tipo di alimentazione è che le porzioni possono essere facilmente calcolabili, in quanto le indicazioni sono riportate sulla confezione e devono essere concordate con il veterinario, in base al caso specifico tenendo conto anche dello stile di vita del cane.

Come tenerlo in salute?

Dal punto di vista dell’alimentazione l’Amstaff non sembra necessitare di particolari accortezze. Insieme al veterinario è possibile decidere se scegliere un’alimentazione a base di crocchette o scatolette, quindi prettamente commerciale, per cani di taglia medio-grande oppure se optare per un’alimentazione casalinga, ovvero una dieta formulata dal veterinario o nutrizionista vietando gli avanzi della tavola.

Solitamente si tratta di una razza sana anche se può essere predisposta verso alcuni problemi di salute, che è bene non sottovalutare. La razza, infatti, può essere soggetta ad allergie cutanee, infezioni del tratto urinario e malattie autoimmuni. Possono anche sviluppare osteoartrite o spondilosi in età avanzata. Altri problemi di salute che può sviluppare possono includere la displasia dell’anca, del gomito, ipotiroidismo, rogna demodettica, atassia cerebellare, malattie cardiache e lussazione della rotula.

Questi cani, inoltre, sono noti per avere l’alitosi, quindi i loro denti dovrebbero essere lavati almeno una volta a settimana e in alcuni cani più di frequente per prevenire la crescita dei germi dell’alitosi. Le loro unghie dovrebbero essere tagliate in base alle necessità, il che può essere difficile poiché non amano molto che gli si tocchino le zampe.

Le orecchie dovrebbero essere controllate settimanalmente per l’accumulo di cera, detriti e pulite secondo necessità per evitare la formazione di possibili infezioni o infestazioni da parassiti. Per mantenere in salute il proprio cane è bene sottoporlo a controlli regolari dal veterinario e seguire sempre i suoi consigli.

I prezzi

Il costo di un cucciolo può oscillare dai 700 ai 1.500 euro circa, a seconda di alcune caratteristiche fisiche, come il colore del mantello e dalle varie esigenze. Un cane da esposizione ovviamente avrà dei costi superiori non solo per il costo in sé ma anche per il mantenimento e gli esercizi. 

Le differenze di prezzo possono essere legate alla linea di sangue e alla genealogia. Il suggerimento degli esperti è quello di evitare l’acquisto di cuccioli venduti a poco prezzo e privi di pedigree.

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