Parodontite: cos’è, cause, sintomi e rimedi

La paradontite è una grave infezione gengivale che porta lentamente alla distruzione delle ossa e dei tessuti molli che sostengono i denti: la conseguenza estrema è il distacco dei denti dall’alveolo e la formazione di tasche paradontali piene di pus e batteri che possono portare alla caduta dei denti; cerchiamo di scoprire quali sono le cause, i sintomi e i rimedi della paradontite.

Cause, sintomi e tipologie di paradontite

Molto presumibilmente la paradontite si sviluppa dalla formazione di tartaro e placca dentale, che sono dei veri e propri depositi di batteri: nella fase iniziale la placca e il tartaro possono creare solo delle leggere irritazioni alle gengive (gengivite), ma se non si interviene la situazione può peggiorare ed evolversi; l’infiammazione gengivale può infatti consentire la formazione delle sacche paradontali che vanno a danneggiare la gengiva e l’osso, con il dente che, venendo privato del suo apparato di sostegno, alla fine può cadere.

Incidono sulla comparsa dell’infezione anche le cause genetiche e il non perfetto allineamento dei denti (che può impedire un’accurata pulizia). Vanno poi considerati i fattori di rischio come il tabagismo e la cattiva alimentazione. Nel suo stadio iniziale la paradontite non si manifesta con sintomi particolarmente evidenti, ma bisogna stare attenti a campanelli d’allarme come l’alterazione dei sapori in bocca, l’alito cattivo, il gonfiore o il sanguinamento delle gengive quando vengono spazzolate.

Con il passare del tempo e il peggioramento della malattia i sintomi diventano via via più marcati: tra questi segnaliamo l’alitosi pesante, i dolori gengivali e dentali, la comparsa di spazi tra i denti, la recessione gengivale (con esposizione della radice), la mobilità dei denti e, infine, la loro perdita. La paradontite può essere di diverse tipologie: cronica (spesso si manifesta in giovane età e progredisce con il passare degli anni), aggressiva (si presenta, anche in forma localizzata, a partire dall’adolescenza e ha una progressione più rapida di quella cronica) e ulcero-necrotica (la forma più grave, che porta a conseguenze gravi e dolorose in tempi brevi).

Prevenzione e rimedi

Nella lotta alla paradontite riveste una grande importanza la prevenzione: tutto parte da una corretta igiene orale, con i denti che vanno puliti con spazzolino e dentifricio almeno tre volte al giorno (e per almeno due minuti), senza dimenticare l’importanza del filo inderdentale; poi bisognerebbe sottoporsi all’igiene dentale professionale almeno una o due volte all’anno, in modo da eliminare placca e tartaro, ovvero i maggiori responsabili della comparsa della paradontite.

Vediamo ora quali sono i rimedi: la paradontite deve essere contrastata fin dai suoi primi sintomi. Si può ricorrere ai trattamenti medici come la detartrasi (rimozione di placca e tartaro da denti e sotto le gengive) e la levigatura radicolare (rimozione del tartaro nascosto sott la gengiva); se questi rimedi non sono sufficienti bisognerà intervenire in modo più invasivo, ricorrendo alla chirurgia dei lembi, agli innesti ossei e agli innesti di tessuto molle.

Possono essere d’aiuto anche le cure farmacologiche e i rimedi naturali, che vanno presi in considerazione dopo aver sentito il parere del medico. I farmaci possono essere FANS (alleviano il dolore e riducono l’infiammazione gengivale), corticosteroidi (combattono i batteri responsabili della malattia), disinfettanti o antibatterici. I rimedi naturali invece possono aiutare ad alleviare i sintomi e ad accelerarne la guarigione: possiamo segnalare la betulla, la propoli, il tarassaco, la salvia e l’aloe vera.

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