Assicurazioni auto: le tipologie tra cui scegliere

Proteggere la propria vettura è il modo migliore per viaggiare in tutta tranquillità e un’assicurazione auto garantisce una copertura immediata da ogni rischio. Le polizze che le principali compagnie assicurative mettono a disposizione prevedono svariate soluzioni, che consentono all’utente di scegliere il tipo di protezione in base alla durata e all’utilizzo del veicolo. Le opzioni più gettonate sono quelle annuali e semestrali, ma, in determinate situazioni, la scelta migliore è quella di affidarsi ad assicurazioni auto trimestrali o giornaliere.

Stipulare per la propria auto un’assicurazione semestrale significa avere una copertura per responsabilità civile della durata di sei mesi. Questo dà diritto all’utente di circolare con il proprio veicolo per tutto il periodo di tempo indicato dalla polizza, oltre alla possibilità di scegliere di ampliare la tutela inserendo nel contratto le cosiddette garanzie accessorie (generalmente non previste in una assicurazione auto standard). Il costo di una assicurazione semestrale, priva di tutele extra, si aggira attorno ai 300 euro; proprio per questo, molti automobilisti che utilizzano l’auto o la moto solo in determinati periodi dell’anno si affidano a questo genere di coperture.

Prima di scegliere un’assicurazione semestrale, è bene però valutare pro e contro di tale soluzione. Se da una parte è vero che assicurare il proprio veicolo per soli sei mesi all’anno comporta un notevole risparmio in termini economici, dall’altra è bene precisare che questo genere di polizze non gode del cosiddetto periodo di tolleranza, i 15 giorni di copertura che spettano all’utente alla scadenza del contratto e lo tutelano in attesa che il premio annuale venga rinnovato. L’assicurazione semestrale, infatti, si esaurisce esattamente alla scadenza del contratto, lasciando il veicolo sprovvisto della necessaria copertura.

Nei casi in cui si preveda l’utilizzo dell’auto solo in un breve periodo dell’anno, molte compagnie assicurative consentono di risparmiare, mettendo a disposizione del cliente un’assicurazione auto trimestrale. Questo consente di non pagare un servizio annuale o semestrale per un veicolo che viene utilizzato, ad esempio, soltanto nei periodi estivi, ma con il frazionamento del premio aumenta, di conseguenza, anche il prezzo medio della copertura.

È bene inoltre precisare che questo genere di polizze, avendo una durata limitata nel tempo e in ogni caso inferiore al periodo di osservazione di dodici mesi, non consentono alle agenzie assicurative di rilasciare l’attestato di rischio. Viene così a mancare il cosiddetto bonus malus, quel sistema che premia gli automobilisti virtuosi con una classe di merito più alta – con un conseguente risparmio sul premio annuale – e penalizza quelli più imprudenti.

Se da una parte, quindi, una polizza trimestrale può garantire numerosi benefici, dall’altra può risultare meno vantaggiosa per via dei costi più alti. Per questo motivo, prima di stipulare una polizza temporanea, è bene confrontare i preventivi per un’assicurazione di durata semestrale o annuale e valutarne l’effettiva convenienza. Il premio per una polizza trimestrale si calcola a partire da una quota fissa – che in genere oscilla tra il 15% e il 30% dell’assicurazione annuale – da moltiplicare per una quota variabile, che si ottiene dal prodotto tra il premio giornaliero e la durata della polizza.

Alcune compagnie assicurative danno ai loro clienti la possibilità di stipulare una polizza giornaliera, copertura valida per chi abbia bisogno riutilizzare un’automobile soltanto in poche occasioni, che si esauriscono nell’arco di 24 ore. Questo genere di soluzioni funzionano esattamente come l’assicurazione RCA annuale e, anche se per meno di 24 ore, consentono al guidatore di avere tutta una serie di garanzie di tipo accessorio che lo proteggono da eventuali eventi avversi. Chi abbia intenzione di utilizzare una polizza giornaliera deve comunicare, con un breve preavviso, le sue intenzioni alla compagnia assicurativa; ma è bene precisare che non tutti offrono ai loro clienti questo genere di opzione e i pochi ad averla, spesso, la danno in sottoscrizione con costi molto alti.

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