Scolopendre: cosa sono? sono velenose? Cosa fare se ci morde?

In giardino o sotto cataste di legno, mentre si cammina in viali di montagna o si cercano dei funghi nelle foreste, potreste incontrare le scolopendre, conosciuti come il “millepiedi che morde”.

Pensate che in Cina, le scolopendre, sono associate a dei Demoni o Spiriti Maligni che spesso rapiscono e divorano donne o bambini. Una leggenda che nasce per colpa del suo morso velenoso, del pizzico doloroso e anche per il suo aspetto realmente molto bruttino.

Ciò nonostante si tratta di un insetto spazzino importantissimo nell’ambiente che offre un ottimo nutrimento per gli altri animali e, allo stesso tempo, aiuta ad accelerare la decomposizione del legno.

L’aspetto dell’insetto “Demone”

Usando il nome “scientifico” della scolopendra non si riesce a capire di quale insetto si parli, ma bene o male tutti lo abbiamo visto almeno una volta nella vita.

La scolopendra appartiene alla famiglia dei millepiedi, nello specifico della classe dei Chilopodi. Presenta un corpo allungato, con delle sezioni “rettangolari” che consentono il suo movimento. Presenta a 200 zampette, dall’aspetto simile ad un “osso”. La sua colorazione cambia in base alla sua età. Nei soggetti molto giovani è di un rosso accesso, mentre nei soggetti adulti ha un colore bordeaux e, nei soggetti “anziani”, il colore tende al nero, ma rimane la presenza del bordeaux.

La scolopendra italiana può raggiungere i 17 centimetri di lunghezza, presentando una colorazione brillante e zampette tendenti al giallo. L’unica che è diversa dalle altre.

Esistono 85 specie di scolopendra

Ebbene sì, esistono 85 specie differenti in natura di scolopendra, che sono simili nell’aspetto, ma che hanno delle differenze sostanziali. Esistono:

  • Scolopendra gigante
  • Scolopendra cingulata
  • Scolopendra europea
  • Scolopendra italiana

Queste sono le specie più comuni che tutti possiamo incontrare mentre ci accingiamo ad occuparci del nostro orto, giardino o pezzettino di terra.

Nonostante preferisca una vita prevalentemente notturna, non è esclusa che la potete ritrovare anche di giorno. Tutte le specie hanno in comune la richiesta di un determinato habitat e di una “dietra” onnivora. Infatti, la scolopendra si nutre di larve, di insetti piccole e grandi, di spore di funghi e anche di alcune sostanze che ritrova nel legno.

La scolopendra gigante riesce anche ad attaccare piccoli animali vertebrati e a divorare le carni quando diventano “morbide”.

Per l’ambiente, tutte le specie, preferiscono vivere all’esterno, sotto i sassi, nelle foglie in decomposizione, in tronchi di legni secchi o che marciscono e nei travetti dei tetti delle nostre abitazioni.

La scolopendra è velenosa: ecco perché!

La scolopendra è velenosa! Questa è una certezza.

Se provocata, questa specie di insetto, tende ad aggredire in modo rapido. La minaccia della scolopendra è rappresentata proprio dalle forcipule velenifere. Tramite queste “pinze” presso la sua bocca, particolarmente forti, riesce a “mordere” la sua vittima, inietta il veleno e poi lo circonda con il corpo per immobilizzarlo. Termina il suo attacco con le ultime zampette del suo corpo, che sono unghie acuminate particolarmente resistenti e molto forti.

Il veleno della scolopendra è composto da una serie di sostanze paralizzanti che sono acetilcolina, istamina e serotonina. Nella scolopendra gigante c’è anche la presenza di fosfodiesterasi.

La specie è pericolosa per l’uomo?

Il suo morso è letale per insetti e anche per piccoli vertebrati, ma anche sull’uomo ci sono delle gravi conseguenze, specialmente per soggetti che soffrono di allergie.

Per fortuna, la scolopendra cingulata, non è pericolosa per la salute dell’essere umano anche se ci sono delle eccezioni. Coloro che sono allergici al morso delle api o soffrono di favismo possono anche andare in shock anafilattico.

In caso di “morso” si hanno comunque degli effetti spiacevoli, come infiammazioni, gonfiori, stati febbrili, attacchi di tachicardia, vertigini e cali di pressione. Una volta che poi si “assorbe” il veleno, dopo qualche giorno, si hanno comunque dei fastidi di sudorazione eccessiva, dolore acuto presso il morso e pelle irritata.

La prima cosa da fare, quando si viene punti o morsi dalla scolopendra è applicare del ghiaccio sul morso e anche all’altezza del cuore. Il ghiaccio sull’area del morso aiuta a bloccare le tossine. Mentre il ghiaccio sul cuore rallenta la circolazione sanguigna e quindi rallenta la propagazione del veleno della scolopendra.

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