Vicino ad Avignone: come raggiungere Arles? Cosa c’è da vedere?

Città nota per aver ispirato i dipinti di Van Gogh, Arles, non troppo lontano da Avignone, è una meta interessante per i suoi colori, la sua atmosfera e i numerosi luoghi d’interesse. Andiamo a scoprire quali monumenti e aree sono assolutamente da visitare, e come raggiungerla.

Come raggiungere Arles

È possibile raggiungere Arles in aereo grazie all’aeroporto di Nimes Garons e a quello di Montpellier-Méditerranée. Un altro scalo utilizzabile è l’aeroporto di Marsiglia. Poiché Arles si trova a pochi chilometri dal confine italiano, è possibile raggiungerla anche in macchina. Il treno, invece, la collega regolarmente alle città più vicine come Nimes e Marsiglia. Flixibus permette collegamenti con Arles con partenze da Milano e Torino e, per concludere, è anche possibile raggiungere la città via fiume grazie al porto fluviale di Arles sul Rodano.

Cosa c’è da vedere

Gli appassionati di arte possono visitare la città seguendo le orme di Van Gogh che decise di trascorrere qui gli ultimi anni della sua vita quando, ormai in preda alla follia, ha trovato proprio nei colori di questa zona, la Provenza, l’ispirazione necessaria per i suoi quadri. Salire sulla terrazza della chiesa di Notre-Dame-De-La-Major può rendere un’idea di cosa possa aver ispirato il grande artista perché sarà possibile avere una panoramica completa della città. Da visitare sicuramente, l’Anfiteatro di Arles ha ospitato numerosi combattimenti fra gladiatori fino a quando, nel 404, tali spettacoli non furono interrotti. Adesso, l’Anfiteatro è considerato Patrimonio dell’UNESCO.

Nonostante sia conservato con minor cura rispetto all’Anfiteatro, il Teatro Antico vale comunque una visita (anch’esso è inserito fra i luoghi Patrimonio dell’UNESCO). Ai tempi del Medioevo il teatro era usato come cava per i materiali ma oggi ricopre la sua funzione di luogo sede della cultura grazie a una ricca stagione musicale e teatrale che accende ogni estate Arles. Imperdibile anche una visita alla chiesa di St-Trophime con il suo celebre, e bellissimo, portale scolpito. È consigliabile attardarsi anche nel chiostro, facente parte anch’esso dei monumenti inseriti dall’UNESCO nel Patrimonio Mondiale dell’Umanità.

Per gli ammiratori di Van Gogh vale la pena fermarsi al caffè a lui dedicato anche se, come prevedibile, è una meta molto turistica. Il Caffè Van Gogh purtroppo non è un luogo chic e sereno ma la reputazione dei suoi camerieri maleducati e di un locale non proprio pulito non fa comunque desistere i numerosi viaggiatori che lo scelgono solo perché qui, nel 1888, Van Gogh si sedette a un tavolo per poi litigare con un suo amico, Paul Gauguin, e lanciargli un bicchiere addosso.

Altri luoghi che hanno ispirato a Van Gogh, per certi versi più interessanti del sopra citato caffè (che può valere comunque una sosta), sono i campi di grano arricchiti dai girasoli, specialmente per chi programma di visitare Arles e i suoi dintorni con la bella stagione. La Fondazione Von Gogh ospita quadri dell’artista ma anche di Francis Bacon, Fernando Botero e molti altri. Essa vale sicuramente una visita perché in città non sono rimasti quadri di Van Gogh.

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