Un macchinario di ottima fattura si può utilizzare anche per molto tempo e continuare a svolgere correttamente il proprio compito, a patto che sia sottoposto ad adeguati controlli e manutenzione, sia ordinaria che straordinaria.
Ma può avvenire che diventi obsoleto oppure persino potenzialmente pericoloso, quindi occorre intervenire tempestivamente. La stragrande maggioranza di macchinari industriali riporta, già di fabbrica, il marchio CE che li rende conformi a determinate normative di sicurezza, prima ancora che vengano immessi sul mercato.
In mancanza di questo marchio così come di fronte a un dispositivo vecchio e malfunzionante, è necessario intervenire, con la possibilità di percorrere due diverse strade, vale a dire l’adeguamento del macchinario oppure il suo smaltimento (fonte: https://www.certificazionece.it/certificazione-ce/adeguare-o-disfarsi-dei-vecchi-macchinari-perizia-o-marcatura-ce/).
Richiedere la marcatura CE per un macchinario non a norma
I requisiti minimi per la sicurezza di un macchinario sono contenuti nel Testo Unico sulla sicurezza del Decreto Legislativo 81/08. Nella cosiddetta Direttiva Macchine, d’altronde, si indicano chiaramente i fattori di rischio delle varie tipologie di macchina: quello elettrico, chimico, meccanico o altro.
Individuare tutte queste varianti e garantire la produzione di dispositivi a norma è innanzitutto onere del costruttore, ma nel momento in cui venga apposto il marchio CE, la responsabilità può passare anche a distributori e utenti finali, magari con l’individuazione di difetti palesi od occulti: i primi sono visibili a occhio nudo, perché si tratta di evidenze facilmente confrontabili con il manuale d’uso obbligatorio.
I secondi possono emergere solo durante l’uso e talvolta è più complicato individuarli perché possono dipendere da una moltitudine di cause. Errori in fase di costruzione o assemblaggio, uso scorretto, rimozione volontaria di dispositivi di protezione e, non ultimo, utilizzo protratto nel tempo e quindi elementi molto datati.
Apporre un marchio CE a un macchinario non più funzionante potrebbe rivelarsi un’operazione nella quale investire tempo e denaro quindi si potrebbe optare semplicemente per un adeguamento minuzioso, atto a rendere il dispositivo davvero sicuro sotto ogni punto di vista. Ciò è conveniente soprattutto se il fabbricante non tratta di norma macchine che necessitano del marchio CE.
Ma, qualora si voglia dare una seconda possibilità al macchinario rivendendolo a terzi, allora la richiesta dell’apposizione del CE diventa indispensabile. Sarà quindi necessario riferirsi alla Direttiva Macchine al fine di individuare tutti i requisiti indispensabili, adeguando quelli che non sono a norma, aggiornare il manuale d’istruzioni e manutenzione e produrre il Fascicolo Tecnico, che non sarà divulgato ma include tutte le informazioni di base del dispositivo e del suo costruttore: di solito, viene richiesto dalle autorità in casi di malfunzionamenti importanti che abbiano cagionato gravi danni a cose o persone.
Responsabilità ed eventuale smaltimento
Il datore di lavoro, quindi, ha il dovere di coinvolgere professionisti del settore che valutino in maniera corretta ed esaustiva i rischi legati all’utilizzo di un macchinario datato o malfunzionante, così da poterlo adeguare.
Potrebbero essere effettuati interventi migliorativi, sostituzioni di parti e conseguenti aggiornamenti sul manuale tecnico per indicare l’uso migliore ai dipendenti. Sarà suo onere accertarsi che, al termine dell’intervento, tutto sia svolto nel rispetto delle norme di sicurezza. Ciò sarà fondamentale anche in caso di vendita, ma se invece il macchinario viene dato in permuta, allora la responsabilità passa al nuovo proprietario.
Infine, non è da escludere che, da valutazione personale o perizia, si ritenga invece irrevocabile la decisione di smaltire completamente il dispositivo: o perché la spesa di adeguamento è quasi pari a un nuovo acquisto, o perché è obiettivamente impossibile procedere con le dovute riparazioni.
In ogni caso, lo smaltimento deve seguire a sua volta delle regole definite dalla legge, ad esempio se vi sono elementi inquinanti o pericolosi: anche in tale caso esistono realtà specializzate nel settore che si occupano di smaltire nel modo giusto il macchinario, magari suddividendone le parti al fine di poter persino avere materiale riciclabile.