Raul, la fine di un mito del calcio

È di questi giorni la notizia del ritiro di uno dei più grandi goleador della storia del calcio spagnolo, europeo e, forse, mondiale.

Raul Gonzalez Blanco (38 anni), uno dei migliori cannonieri del Real Madrid (appena raggiunto da Cristiano Ronaldo), ha annunciato la conclusione della sua carriera da calciatore a novembre, al termine della stagione di NASL (milita nei New York Cosmos).

Proprio come Pelè esattamente 38 anni fa, anche per Raul l’ultima maglia vestita sarà quella degli New York Cosmos.
Le sue più grandi gioie, però, le ha avute con la camisetablanca, con la quale ha battuto ogni record esistente fino al suo approdo al Real Madrid: 323 gol in 741 partite disputate; 402 gol totali in carriera con i club (Shalke04, Real Madrid, Al Sadd e New York Cosmos) e 44 con la nazionale spagnola.

Una bacheca di trofei infinita: Champions League (3), Coppe Intercontinentali (2), Supercoppa Europea (1), Liga spagnola (6), Supercoppa Spagnola (4).
L’unica “beffa” (se così si può definire in una carriera così gloriosa) è il non essere riuscito a partecipare ai trionfi delle Furie Rosse (Spagna) degli ultimi anni, in cui hanno dominato sia in campo europeo sia in campo internazionale.

Durante la conferenza stampa di annuncio, Raul, si è dichiarato emozionato e soddisfatto per tutto quello che è riuscito ad ottenere nella vita e non sono mancati i ringraziamenti per ogni singola persona che abbia lavorato con lui.

Capitani così, purtroppo, non esistono più e i pochi ancora presenti si sono spostati in America per chiudere la loro carriera.
Si tratta di una vera e propria fine della Leggenda Blanca, che potrà tornare a dire la sua (magari un giorno) da allenatore.

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