Papa Francesco verso la rivoluzione

Chi può dimenticare quel «Buonasera» detto al mondo da San Pietro, quello sguardo dolce, un po’ smarrito ma felice, cosciente della responsabilità che quel ruolo avrebbe comportato.

Un papa nuovo, vicino al popolo e alle sue problematiche, ai giovani e alle loro idee.

Moderno, tecnologico e propenso alle novità.

Dal 13 novembre, papa Francesco potrà dare il buongiorno a tutti tramite un cd intitolato Up (Svegliatevi!) in cui potremo ascoltare preghiere ed omelie in musica.

Inoltre, il 3 dicembre uscirà al cininema il film «Chiamatemi Francesco»  che racconta la vita di questo papa così umano, e per questo così amato.

In meno di tre anni Papa Bergoglio ha compiuto una profonda rivoluzione: un modo nuovo, innovativo di rivolgersi alla folla, che pian piano ha imparato a conoscerlo ed amarlo.

Francesco affronta la realtà dei tempi che cambiano: il Sinodo sulla famaglia si è concluso,  in materia di comunione ai separati e divorziati,con l’invito ai vescovi di analizzare caso per caso. Egli è convinto che ogni storia sia unica e per questo non bisogna generalizzare e condannare ma capire e perdonare.

Il papa riformatore mostra una sensibilità particolare rispetto alle situazioni drammatiche di oggi e verso la donna, spesso maltrattata e ignorata.

Combatte con tutte le sue forze l’avidità e le speculzioni di una chiesa che, invece, dovrebbe essere povera e dei poveri. Ha, infatti, imposto rigidi controlli nell’amministrazione vaticana, «spese» e «guadagni» dovranno essere approvati e dimostrati nei minimmi particolari senza sconti a nessuno.

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