Orchidee: come coltivarle in appartamento?

Le orchidee sono delle piante che comprendono più di 25.000 specie presenti in tutto il mondo. Si caratterizzano per bellezza e diversità morfologiche, con fiori grandi e colorati. Le orchidee possono crescere in varie condizioni ambientali, come foreste pluviali tropicali o zone montuose e possono essere presenti in tutti i contenti tranne che in Antartide. 

La maggior parte delle orchidee cresce come pianta che si attacca ai rami degli alberi o ai massi altre, invece, crescono nel terreno all’ombra degli alberi. Queste bellissime piante possono essere coltivate come piante da interno o da esterno, a seconda delle specie e delle condizioni climatiche. Alcune specie sembrano essere facili da coltivare, mentre altre richiedono condizioni particolari e cure maggiori.

Spesso queste piante vengono utilizzate per decorare sia ambienti domestici che professionali in quanto belle da vedere e di lunga durata. I maggiori produttori europei sono i Paesi Bassi, che detengono anche il record di produzione dei tulipani. Scopriamo insieme quali sono le tipologie più diffuse in appartamento e come coltivarle in casa.

Come si coltivano le orchidee in casa?

Per coltivare le orchidee in casa è fondamentale che ci siano le corrette condizioni di luce, umidità e temperatura. Gli esperti di fatti consigliano:

  • luce: in quanto necessitano di molta luce ma non di essere esposte direttamente al sole. Una finestra orientata a sud oppure ad est può essere ideale;
  • temperatura: meglio prediligere temperature comprese tra i 15 e i 25°, evitando luoghi troppo caldi o troppo freddi come sopra i termosifoni e vicino porte o finestre aperte;
  • umidità: le orchidee necessitano di elevata umidità, quindi, è bene mantenere il terreno umido ma non inzuppato di acqua, posizionando un umidificatore nell’ambiente;
  • annaffiatura: deve essere regolare ma non troppo frequente. Ricorda sempre di verificare la consistenza del terreno e di annaffiare solamente quando è asciutto;
  • terreno: nel caso della varietà epifite si utilizza solitamente il “bark”, un substrato a base di corteccia di pino molto drenante;
  • concimazione: queste piante necessitano di essere concimate regolarmente, usando un fertilizzante diluito o in polvere. La concimazione è un aspetto importante della cura delle orchidee che si concimano da marzo in autunno, evitando il periodo del “riposo vegetativo”;
  • potatura: si rimuovono i fiori appassiti e i germogli secchi per incoraggiare la fioritura. I rami floreali possono essere potati per lasciare il posto ai nuovi fiori da cui fare nascere le nuove piantine.

Ogni orchidea possiede le sue necessità, per cui è sempre opportuno chiedere consiglio a un esperto e documentarsi preventivamente sulla specie che si intende coltivare in casa.

Tipologie più diffuse negli appartamenti

I tipi di orchidee più comuni che vengono coltivate negli appartamenti sono delle specie scelte perché facili da gestire e perché possono crescere rigogliose in casa con le adeguate cure. In particolare:

  • Phalaenopsis: una varietà originaria delle regioni tropicali dell’Asia e del Pacifico, conosciuta come “orchidee farfalla” per la forma dei loro fiori. Queste piante crescono su altre piante senza causare danni e possiedono le foglie di colore verde scuro, lunghe e lucenti;
  • Cattleya: si tratta di un genere di piante originarie delle regioni tropicali delle Americhe, conosciute per i loro grandi e vistosi fiori. Si tratta di piante epifite o terrestri, con foglie grandi e carnose che possono essere di colore verde scuro o verde chiaro;
  • Dendrobium: un genere di piante originarie delle regioni tropicali e subtropicali dell’Asia, dell’Australia e delle Isole del Pacifico. I fiori sono solitamente piccoli con sfumature di colore che vanno dal bianco al giallo, al rosa, al rosso e al viola;
  • Oncidium: originarie delle regioni tropicali e subtropicali delle Americhe, sono conosciute per i loro fiori colorati e appariscenti, spesso piccoli ma numerosi che producono spighe con molte infiorescenze. Il colore dei fiori può essere giallo, rosa, rosso e marrone;
  • Cymbidium: originari delle regioni temperate e tropicali dell’Asia e del Pacifico, sono conosciute per i loro grandi e vistosi fiori. Si tratta di una pianta terrestre con foglie lunghe e strette, che possono essere di colore verde scuro o verde chiaro. I fiori si presentano grandi e appariscenti, con sfumature di colore che vanno dal bianco al giallo, al rosa, al rosso e al viola;
  • Paphiopedilum: originarie delle regioni tropicali e subtropicali dell’Asia, sono conosciute per i loro fiori unici e distintivi. Queste piante sono terrestri con foglie lunghe e strette, che possono essere di colore verde scuro o verde chiaro. Tuttavia, necessitano delle giuste condizioni di luce, umidità e temperatura per potere crescere sane.

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