Lago delle streghe: caratteristiche, dove si trova e come si arriva

L’Alpe Devero, nella provincia del Verbano piemontese, al confine svizzero, è senz’altro considerato come uno dei luoghi più accreditati per quanto riguarda il turismo montano, soprattutto per il lago che bagna le rive della valle chiamato “lago delle streghe”: dietro questo bacino lacustre si cela una leggenda folcloristica che attira la curiosità degli appassionati di fiabe, specialmente quelle tramandate oralmente. Andiamo a scoprire di più su questo “magico” parco naturale alle pendici delle Alpi.

Caratteristiche del lago

Annoverata tra una delle valli più belle e incontaminate dell’Italia, viene proposta spesso e volentieri come meta per una gita estiva allo scopo di sfuggire caldo torrido e dallo smog sempre presente nelle città. Il lago, la principale attrazione, è contornato dalla piana del Devero, racchiusa dalle alpi. La caratteristica più impressionante è l’acqua cristallina, che riflette il cielo soprastante, mentre le rive sono contornate da un boschetto di larici che superano i 100 anni d’età, e all’interno del quale è possibile trovare piante di mirtilli selvatici. A pochi metri dal sentiero, una volta terminata una passeggiata di una quarantina di minuti, vi è il piccolo abitato di Crampiolo, dove sono presenti negozi e spacci dove si vendono prodotti tipici.

La leggenda dietro il lago

Nella valle vicino al lago viveva una coppia di promessi sposi molto affiatata. L’uomo, però, forse sentendosi soffocato dalla giovane futura moglie cominciò a nutrire interesse per un’altra donna. La sua sposa, rammaricata, cercò conforto nelle persone a lei vicine, ma lo trovò in una vecchietta che filava (sulle rive di quello che ora è lago), incontrata durante una passeggiata per raccogliere mirtilli.

La sposa le confidò i suoi problemi di cuore e l’anziana, solo alla fine del raccontò le rivelò il suo segreto, quello di essere una strega. Cosicchè le avanzò una proposta: se osservando il viso di un altro uomo avesse voluto rimanere con il suo sposo, allora avrebbe preparato per la fanciulla, allo scopo di riportarlo da lei. La giovane acconsentì e la strega la portò in una grotta scavata nella montagna dove vi erano due pozze; in una vi era il riflesso viso del futuro marito, che in pochi attimi divenne brutto e vecchio.

Nella seconda c’era invece un meraviglioso uomo dal sorriso dolce e sincero. Ma non era questione di scegliere uno dei due uomini, no. La strega le disse che i due riflessi rappresentavano ognuno un modo di amare: la pozza vista per prima figurava un amore passeggero, fatto di illusioni e false speranze, mentre nella seconda veniva simboleggiato l’amore sincero e puro, ma soprattutto fedele. La fanciulla scelse quest’ultimo, e un potente getto d’acqua proruppe dalla pozza, riempiendo la grotta e dando origine al lago.

Come ci si arriva?

Per prima cosa bisognerebbe da Milano, prendendo l’autostrada in direzione Alessandria per poi uscire alla diramazione Gravellina Toce, continuando sulla statale 36 chiamata Sempione. Superate Domodossola e seguite le indicazioni che vi condurranno a Baceno/Val Formazza. In tutto sono 2 ore di viaggio.

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