Laboratori: tutto quello che c’è da sapere per prevenire il rischio di incendi

Sono molte le realtà, dalle industrie farmaceutiche a quelle chimiche, ivi inclusi i laboratori, che lavorano con sostanze pericolose e facilmente infiammabili. La normativa che regola lo stoccaggio di tali elementi è la EN 14470-1 e specifica che essi andranno chiusi in armadi che li possano proteggere in caso di incendio da un minimo di un quarto d’ora fino a un massimo di un’ora e mezza, al fine di consentire un intervento idoneo da parte del personale di soccorso: una barriera davvero fondamentale che può isolare le fiamme anche se la temperatura nella stanza raggiunge centinaia di gradi centigradi.

L’importanza di installare armadi di sicurezza

Un armadio che metta in sicurezza le sostanze pericolose è quindi il primo passo per prevenire il rischio di peggiorare un incendio nei laboratori. Con una profondità di circa 90 centimetri e una larghezza che può variare tra i 45 e gli 80, gli armadi di sicurezza per prodotti infiammabili si chiudono automaticamente quando la temperatura esterna raggiunge un determinato limite, sigillando sia i cassetti che le ante principali e isolando, di fatto, tutto ciò che può prendere fuoco o esplodere. Anche eventuali condotte di areazione, se presenti, avranno un meccanismo di chiusura che impedirà al fuoco di raggiungere l’interno. Molti di queste strutture, inoltre, hanno pannelli che isolano ulteriormente gli oggetti e le sostanze contenuti.

Nella scelta di un armadio di questo tipo, occorre sempre tenere presente un fattore fondamentale, quale può essere la distanza da una caserma dei vigili del fuoco: il temporizzatore che tiene chiusi cassetti e ante, infatti, dovrà aprirsi solo dopo l’intervento di spegnimento il fuoco per non creare danni. Distanza da strutture di primo soccorso e tempi di evacuazione del personale sono ulteriori parametri che occorrerà valutare con estrema attenzione al fine di scegliere il dispositivo di protezione più adatto alle proprie esigenze.

A livello di trasporto fuori dall’area dell’incendio, poi, molti di questi armadi si possono movimentare con il semplice utilizzo di un carrello, e anche la scelta del colore per riconoscerli e stoccarvi all’interno liquidi e materiali chimici diventerà un modo standardizzato per individuarlo sempre senza margine di errore.

La sicurezza passa per la prevenzione

Se gli armadi a tenuta stagna sono un buon elemento da considerare per conservare le sostanze più pericolose, prevenire l’eventualità d’incendio è sempre preferibile. Chi lavora con i prodotti chimici sa a cosa deve prestare particolare attenzione, quali reazioni si possono innescare se si espongono all’ossigeno determinate sostanze e come vanno maneggiate quelle a rischio di esplosione. Occorre che l’ambiente sia sicuro, provvisto di impianti di areazione a norma di legge e costituiti da materiali come il cemento armato, da prediligere a quelli a base metallica.

Sarà inoltre fondamentale predisporre estintori (ne esistono di idonei a tipologie diverse da incendio, sia a base liquida che schiumosa) e uscite di sicurezza, organizzare prove di evacuazione e fornire al personale tutti i dispositivi di protezione che servono per evitare incidenti. Fondamentale sarà anche la manutenzione e la messa in regola dell’impianto elettrico, in quanto a volte basta una singola scintilla a scatenare l’incendio.

Infine, ulteriore attenzione sarà prestata agli arredi interni, tenendo conto che esistono sempre materiali che possono alimentare le fiamme in modo più rapido, istruendo sempre il personale alla corretta gestione di ogni singolo elemento. L’installazione di sensori di fumo che rilevino il rischio prima ancora che si palesi in maniera ingestibile, risulta spesso determinante e salvavita da ogni punto di vista.

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