La storia di Halloween

Nonostante sia conosciuta da tutti come la festa tipicamente americana di stampo macabro, questa festività affonda le sue radici nelle tradizioni celtiche; pare infatti che la festa che tutti conosciamo sia in realtà una “rivitazione” della festa di Samhain , conosciuta anche come capodanno celtico.

Con la festa di Samhain si rendeva omaggio all’ultimo raccolto, all’autunno, la stagione nella quale gli antichi raccoglievano gli ultimi frutti di madre terra per poterli conservare e affrontare in questo modo il lungo inverno. Durante queste antiche celebrazioni era credenza molto diffusa che gli spiriti tornassero dal mondo dei morti per far visita ai loro cari, a questo scopo era usanza mettere alla finestra una candela posta all’interno di una rapa (le zucche arrivarono molto molto più tardi) per indicare il cammino agli spiriti dei morti.

Altra usanza molto particolare era quella di preparare un sontuoso banchetto che, se da un lato era di buon auspicio per l’inverno, dall’altro era un altro modo per celebrare i morti, alla tavola del banchetto, infatti, veniva lasciato un posto vuoto che rappresentava il caro defunto al quale si rendeva omaggio.

Coloro che non offrivano niente durante il banchetto di Samhain o semplicemente non partecipavano alle celebrazioni venivano emarginati e scherniti dall’intera comunità; da qui ha senza dubbio origine la tradizione del rito di “dolcetto o scherzetto” nel quale chiunque si rifiuti di donare dolcetti agli “spiriti” in visita diventa bersaglio di scherzi e dispetti da parte dei bambini in maschera.

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