La cartomanzia, ossia l’arte di svelare passato, presente e futuro tramite l’interpretazione di speciali carte, è ormai comunemente conosciuta e praticata diffusamente. Ci si può chiedere però dove abbia avuto origine e come si sia sviluppata nel tempo. Anzitutto va precisato che la cartomanzia differisce dalla chiromanzia, numerologia e dall’astrologia, sebbene possa condividere con queste le medesime finalità.
La prima si concentra infatti sull’individuazione dei tratti psicologici di una persona sulla base dell’esame della forma della mano e delle linee del palmo; la seconda è l’analisi della relazione mistica tra i numeri; la terza infine è un mezzo di predizione fondato sullo studio dei movimenti dei corpi celesti. Tra queste però, solo la cartomanzia fa uso delle carte come strumento divinatorio e di svelamento della personalità.
Nel complesso potremmo dire che cartomanti e sensitive hanno rivestito, e rivestono tutt’oggi, un ruolo molto importante nella società moderna dei principali paesi del mondo. Per quanto la figura della cartomante sia ben radicata nell’immaginario collettivo di molte società, in realtà non è possibile datare con precisione l’origine di questa professione, poiché i riferimenti di radici cinesi o egizie, per quanto non improbabili, non sono suffragati da prove storiche concrete riconducibili a questi periodi. Certo è che la cartomanzia come la si conosce oggi si è sviluppata in Europa a partire dalla seconda metà del XVIII secolo, con la pubblicazione di testi specifici a Parigi. Sono infatti francesi i primi cartomanti della storia moderna, ed è proprio in Francia che quest’arte inizia a diffondersi, fino a conquistare popolarità anche tra le personalità più prominenti del tempo, come Giuseppina di Beauharnais, moglie di Napoleone Bonaparte, che pare usasse consultare con assiduità le più famose veggenti dell’epoca.
Tra queste vi era la più celebre dell’ottocento, Marie Adélaide Lenormand, che pare abbia contribuito a diffondere ulteriormente la cartomanzia in Francia, ispirando numerosi adepti. Per quanto riguarda i tarocchi, ossia il mazzo di 78 carte molto utilizzato in cartomanzia, questi iniziano a diffondersi nell’Italia del XV secolo prevalentemente come carte da gioco, per poi trovare impiego nell’ambito delle arti divinatorie nei secoli successivi.
Così come nel passato, la cartomante è oggi di solito una persona dotata di spiccata sensibilità e capacità di comunicazione, con un forte intuito ed una abilità a suscitare sicurezza e facilitare i processi di auto-conoscenza.