Frasi con acquedotto: quali sono le più utilizzate

L’italiano è la ventunesima lingua al mondo per numero di parlanti, ma una tra le prime per la ricchezza dei suoi vocaboli: gli studiosi contano, infatti, tra le 60.000 e le 120.000 parole attualmente utilizzate nel linguaggio comune, senza quindi aggiungere tutte le parole riconosciute che però sono cadute in disuso.

Le parole italiane sono così tante che è nata una vera e propria scienza dedicata al loro studio: si chiama semantica (dal greco sêma, “segno”), ed è proprio quella parte della linguistica che studia il significato delle parole, delle frasi, dei testi e delle singole lettere.

In questa moltitudine di parole diverse, ne esistono alcune che sono chiamate parole composte, cioè delle espressioni che sono formate dall’unione di due o più parole o parti di parole: è proprio il caso di acquedotto, il termine che andiamo a prendere in esami nei prossimi paragrafi.

Origine e significato della parola acquedotto

Come accennato nell’introduzione, acquedotto è una parola composta, quindi formata da due termini diversi: deriva dal latino aqua (“acqua”) e ducere (“condurre”), e significa letteralmente “condurre acqua”.

Proprio da questo significato letterario è derivano il senso della parola: con acquedotto, infatti, si indica un canale, soprelevato o sotterraneo, costruito per convogliare e distribuire dell’acqua necessaria ad una o più utilizzazioni, come uso potabile, uso irriguo, uso industriale.

Non è una sorpresa che il termine derivi dal latino, perché sono stati proprio i Romani a inventare questo ingegnoso sistema di trasporto delle acque, tanto celebre che Roma fu chiamata “la regina delle acque”.

In particolare, i Romani svilupparono la tecnica degli acquedotti sopraelevati ad archi, che ancora oggi si possono ammirare in varie zone della Capitale: tra i più celebri troviamo l’acquedotto Appio, costruito nel 312 a.C. contemporaneamente alla via Appia e per dare prova della potenza di Roma, e l’acquedotto di Aqua Marcia, che si diceva avesse l’acqua migliore della città.

Il più lungo tra gli acquedotti costruiti dai romani, invece è quello risalente al II secondo secolo a.C. pensato per approvvigionare Cartagine, una condotta di ben 141 km. Gli acquedotti romani sono delle vere e proprie opere d’ingegneristica sofisticata, e il loro standard qualitativo e tecnologico non ebbe uguali per oltre 1000 anni dopo la caduta dell’Impero romano d’Occidente.

Le frasi più utilizzate con la parola acquedotto

  • In molte fontane dell’acquedotto pugliese, c’è inciso il simbolo del littorio.
  • Non esce più acqua dalla tubatura che arriva dall’acquedotto.
  • Per la rottura dell’acquedotto si allagò il garage di mio padre.
  • Le acque potabili del nostro acquedotto, alle ultime analisi, sono risultate organicamente nella norma.
  • L’acquedotto Claudio è stato riparato e restaurato.
  • Inquinarono la falda acquifera, che rifornisce l’acquedotto del paese, utilizzando le vicine cave come discariche.
  • L’acqua minerale è molto più costosa rispetto a quella dell’acquedotto.
  • La cisterna dell’acquedotto dominava il panorama del paesello.

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