In Francia si fuma la sigaretta generica

La Francia ha da poco introdotto nuove leggi a regolamentare i prodotti a base di tabacco: da circa un mese devono essere venduti in confezioni prive del marchio di azienda e con immagini shock.

La nuova decisione mira a rendere il consumo di sigarette meno appetibile, in particolare cerca di scoraggiare i più giovani.

Ma l’esperienza australiana ha purtroppo dimostrato il contrario: l’uso di confezioni senza logo ha fatto crescere del 2% il consumo di tabacco illegale, dell’ 0,5% il consumo consentito e del 3% quello dei ragazzi al di sotto dei 17 anni.

Insomma, il governo di Sydney ha sortito l’effetto opposto a quello sperato e perseguito.

Nonostante il paradosso sia ben evidente, anche Regno Unito, Irlanda, Ungheria e Slovenia stanno pensando di mettere in atto questa strana normativa.

Bizzarra perchè al tempo stesso la legge prescrive di stampare avvertenze speciali sui pacchetti con immagini shock di organi rovinati dagli effetti del fumo, ma non obbliga all’uso della confezione generica, grazie al voto contrario del Parlamento Europeo.

In Italia il 20 maggio è entrata in vigore la nuova legge sul pacchetto dissuasivo, ma il governo non ha introdotto la confezione generica.

Questo perchè secondo il sottosegretario allo Sviluppo economico Simona Vicari, il generico non solo danneggia il made in Italy, ma omologa prodotti di qualità e prodotti scadenti che non hanno goduto degli stessi controlli.

Non dimentichiamo che l’Italia è il primo paese europeo produttore di tabacco, quindi dare il via libera ad un’iniziativa del genere sarebbe puro autolesionismo.

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