Entomologia forense: di cosa tratta questa branca? In quale istituto si possono seguire dei corsi?

Viviamo in un’epoca in cui la specializzazione è sempre più importante. Questo vale per quasi tutti gli ambiti lavorativi e non ne rimane escluso nemmeno quello relativo alle scene del crimine e alle indagini forensi. Tra gli esperti forensi, infatti, sono molte le specializzazioni che, al giorno d’oggi, vengono richieste per entrare a far parte del corpo investigativo. Una fra queste, e argomento di questo articolo, è l’entomologia forense. I suoi sbocchi lavorativi, però, non si limitano alle sole indagini giudiziarie, ma trovano terreno fertile anche in altre realtà. Vediamo di che si tratta e quale percorso è necessario intraprendere per diventare un entomologo forense.

Cos’è l’entomologia forense

Quando parliamo di entomologia forense, indichiamo una branca dell’entomologia (lo studio degli insetti) che si occupa di stabilire la date del decesso in base alle tipologie di insetti che si posano sul cadavere. Anche se può sembrare strano, ci sono dei particolari tipi di insetti, come le mosche, che depositano le loro uova sulla carne in decomposizione. L’entomologo forense è capace di datare queste larve e, in base al tipo di specie, capire a che grado di decomposizione si trova il cadavere e stabilirne, quindi, la data e l’ora del decesso. Naturalmente, si tratta di una professione altamente specializzata, che richiede anni di studio e di preparazione e che può rivelarsi utile anche in altre situazioni.

Identificare se un cadavere è stato spostato: in base al tipo di larve presenti sulla carne è possibile anche capire se il cadavere sia stato effettivamente spostato dal luogo del delitto. Se, ad esempio, sul suo corpo vengono rinvenute larve di insetti che abitano un’altra zona, è possibile che precedentemente il cadavere si trovasse proprio in quella zona e che la sua posizione sia stata cambiata dopo la sua uccisione.

Determinare il deterioramento di alcuni cibi: in particolare nei controlli di integrità, l’entomologo forense è in grado di valutare il grado di stagionatura di alcuni cibi o di invecchiamento di alcuni alcolici. Prendendo in esame i latticini, sappiamo che alcuni batteri ne modificano le proprietà, cambiandone anche la consistenza. Se un formaggio riporta la dicitura “stagionato 12 mesi”, questo deve passare dei controlli prima di essere immesso sul mercato, che devono confermare tale grado di invecchiamento. Ecco che interviene l’entomologo forense che, sulla base dei microorganismi presenti nel formaggio, può determinarne il grado di stagionatura.

Come diventare entomologo forense

Per svolgere tale professione in Italia è necessario possedere una laurea in biologia e, di conseguenza, una specializzazione in entomologia. Molte università mettono a disposizione un corso di perfezionamento in entomologia forense. Questo ha, di solito, una durata media di un anno e prevede non solo il superamento di esami scritti, ma anche diverse esercitazioni pratiche sul campo, in laboratorio e sulle scene del crimine. In alcuni paesi è anche possibile svolgere tale attività senza il conseguimento di una laurea. Tuttavia, la profonda specializzazione e i vari e continui aggiornamenti che tale professione rilascia nel corso degli anni fanno preferire una formazione più completa prima di iniziare a lavorare.

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