Contributo in conto interessi: come funziona? Come aprirne uno?

Il contributo in conto interessi è una somma di denaro che viene rilasciata a seguito della stipula di un contratto di finanziamento, a medio e lungo termine, tra un’impresa e una banca. Questo contributo è finalizzato all’abbattimento del tasso di interesse che viene applicato al finanziamento che richiede l’impresa beneficiaria.

Il finanziamento può essere erogato sulla base di un programma di investimenti complesso che può comprendere l’acquisto di singoli beni strumenti oppure il ripristino della liquidità aziendale. Scopriamo insieme come funziona e come è possibile aprire un contributo in conto interessi.

Come funziona il contributo in conto interessi?

Il contributo a fondo perduto, i finanziamenti agevolati e i contributi in conto interessi, sono tutte forme tradizionali con le quali gli enti pubblici rilasciano fondi pubblici alle imprese. Le differenze principali sono le seguenti:

  • il contributo a fondo perduto: è una percentuale di quanto viene speso che viene restituita all’impresa sotto forma di contributo, che non dovrà essere rimborsato. Viene calcolato sul valore di un bene oppure di un’attività che l’impresa ha pagato e sostenuto, rendicontata all’ente pubblico;
  • il finanziamento agevolato: si tratta di un finanziamento in tutto oppure in parte, chiamato anche “cofinanziamento” che viene erogato con fondi pubblici a un tasso inferiore rispetto a quello di mercato, dello 0.5%. La differenza tra tasso di mercato e agevolato rappresenta il guadagno dell’impresa;
  • il contributo in conto interessi: è un contributo a fondo perduto che viene calcolato non sul valore del bene acquistato dall’impresa, ma sul tasso di interesse passivo pagato su un finanziamento. I contributi prevedono l’erogazione da parte dello Stato di una quota degli interessi successivi all’accensione di un mutuo o altre forme di finanziamento, per fare fronte alla spesa sostenuta dall’impresa.

Come aprirne uno?

Da febbraio 2022 è aperto lo sportello per la presentazione delle domande di contributo in conto interessi. Questo contributo viene calcolato su un importo massimo di 150.000 euro, mentre la copertura dei costi bancari è pari al 4.5% Taeg per le operazioni di liquidità e al 5% per quelle di investimento. Le imprese che beneficiano di quest’agevolazione devono però, rispondere a specifici codici Ateco. 

Contributo in conto interessi per investimenti e liquidità

Lo scopo di questo contributo è rappresentato dall’abbattimento dei costi sostenuti per accedere al credito sul finanziamento con finalità di sostegno della ripresa economica. Si tratta infatti di possibili:

  • investimenti relativi all’acquisizione, alla costruzione, al rinnovo, alla trasformazione e all’ampliamento dei locali adibiti oppure da adibire all’esercizio dell’attività di impresa, avviamento e acquisizione delle relative aree;
  • investimenti relativi all’acquisizione, al rinnovo, all’ampliamento delle attrezzature, degli impianti e degli arredi necessari all’esercizio dell’attività di impresa, inclusi i mezzi di trasporto.

Beneficiari

I beneficiari possono essere piccole e medie imprese purché abbiano le seguenti caratteristiche:

  • una sede legale e operativa dove si realizza l’investimento che risulti da visura camerale;
  • un numero addetti che non sia superiore a 40;
  • che non si trovi in stato di fallimento o liquidazione;
  • che abbia un codice Istat che rientri tra quelli del commercio, somministrazione alimenti e bevande, esclusi quelli del turismo, e che faccia parte dei settori Ateco sezioni: G (ad esclusione della classe 45.20 e della categoria 45.40.30), I (solo per la divisione 56), J, K, L, M, N (solo per le divisioni 79 e 80), R, S (solo per le divisioni 95 e 96).

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