Hillary merita di vincere? L’America al voto

Mrs Hillary Clinton è la candidata donna per le presidenziali dell’8 Novembre 2016.

Sì, una donna, e che donna, si candida al voto sfidando il maschilismo degli avversari repubblicani e le riserve del partito democratico.

La signora Clinton ha dalla sua una lunga e brillante carriera: avvocato, è stata First Lady dal 1993 al 2001, senatrice per i seguenti otto anni e segretario di Stato durante l’amministrazione Obama.

Dicono che il suo problema è che occupi il palcoscenico polito da troppo tempo e votarla significherebbe un salto nel passato. Voci incoerenti a cui subito è stato replicato portando all’attenzione che sul fronte opposto è stato schierato Jeb, l’ennesimo Bush, una famiglia che ha governato per anni. Un dejà vu bello e buono.

E’ indubbio che ci voglia coraggio per affrontare la competizione elettorale, i colpi bassi e le voci di corridoio, ma Hillary ne ha da vendere: il suo obiettivo è straordinario, ovvero, essere la prima donna Comandante in Capo degli Stati Uniti d’America.

Un’ambizione immane, forse un po’ troppo per alcuni. Ed ecco che a tal proposito piovono giù critiche: dall’aspetto fisico alla vita privata, dalle spese personali alla sua età, non tralasciando nulla, giudicando perfino il colore del suo tailleur.

Ma Hillary non si ferma, lotta con tutte le sue forze, il suo intuito, il suo trasformismo: è una donna in carriera che fiuta il vento e non sbaglia un colpo, è anticonvenzionale ed impulsiva. Ma è anche madre, moglie e nonna e 320 milioni di americani tifano per lei.

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