Defiscalizzare registratore di cassa: significato, come si fa e chi deve farlo

Il registratore di cassa è uno strumento fondamentale per gli operatori commerciali: gli consente, infatti, di emettere lo scontrino fiscale – introdotto in Italia negli anni ottanta come misura per contrastare l’evasione fiscale e di documentare i corrispettivi percepiti nel corso della propria attività.

Sullo scontrino, infatti, sono riportati tutti i dettagli relativi all’acquisto effettuato, ovvero la data dell’acquisto, l’importo, l’identificativo dello strumento che ha emesso la ricevuta, il numero progressivo di stampa ed i dati identificativi dell’azienda che lo rilascia.

Non tutti sanno, però, che se un’attività viene chiusa è obbligatorio effettuare la defiscalizzazione del registratore di cassa, altrimenti si potrebbero subire multe molto salate.

Cosa vuol dire defiscalizzare il registratore di cassa

La procedura di defiscalizzazione del registratore di cassa è obbligatoria per tutti i commercianti che decidono di chiudere la propria attività: si tratta di un passaggio imprescindibile, la cui dimenticanza può portare pensanti sanzioni fiscali.

All’atto pratico, la defiscalizzazione consiste in una operazione con cui il registratore di cassa in funzione viene disattivato da un laboratorio specializzato in questo tipo di pratiche, che poi procederà a comunicare la cessazione del dispositivo e i dati del cliente all’Agenzia delle Entrate.

Terminata la defiscalizzazione, il registratore di cassa non risulta più uno strumento valido per l’emissione di scontrini fiscali.

Come defiscalizzare il registratore di cassa

La defiscalizzazione del registratore di cassa deve essere effettuata da un centro specializzato che, una volta ricevuto lo strumento avvierà l’iter per procedere alla disattivazione.

Come già accennato, al termine del processo l’avvenuta defiscalizzazione deve essere comunicata all’Agenzia delle Entrate, in modo telematico: dal 2014 in poi, infatti, è decaduta la possibilità di trasmettere la comunicazione tramite raccomandata, e tutti i dati devono essere obbligatoriamente trasmessi telematicamente al fine di snellire il processo.

All’interno della dichiarazione andranno inseriti sia i dati relativi al registratore di cassa che è stato defiscalizzato, sia i dati relativi al cliente che lo utilizzava. Terminato l’interno processo, il registratore non potrà più emettere scontrini fiscali, ma attenzione: il proprietario è obbligato a conservarlo per almeno 10 anni, allegando tutte le scritture contabili di quella che è stata l’attività commerciale ad esso connessa.

In caso il commerciante dimentichi di effettuare la defiscalizzazione del registratore una volta chiusa l’attività, potrebbe incorrere in multe molto salate che vanno dai 258 a 1032 euro: meglio prestare attenzione a questa importantissima azione, avendo cura di seguire tutte le tappe del processo richiesto e a produrre tutta la documentazione necessaria per essere in regola con il Fisco e con le leggi italiane anche dopo il termine dell’attività.

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