Cosa vuol dire amare?

In una società come quella in cui viviamo, frivola e distaccata, molte parole, o meglio valori, hanno perso il loro significato più importante.

Uno fra quei termini che, purtroppo, viene usato troppo spesso dalla gente è: amore.

Nessuno, almeno dichiaratamente, è mai riuscito a dare una descrizione vera e proprio a questo termine, che ormai viene pronunciato quotidianamente da moltissimi giovani e, più in generale, dalle nuove generazioni.

Certamente diverso è, invece, l’innamoramento, la prima fase della relazione di coppia, e forse il momento più bello, più spensierato e, soprattutto meno complicato. Innamorarsi è facile. Con i mezzi a disposizione (Social Network, Chat, Videochiamate e molto altro…), ogni giorno, si viene a contatto con numerosissime persone, conoscenti o meno, con le quali è possibile parlare e comunicare liberamente.

Le barriere della distanza, della difficoltà di comunicazione e delle tempistiche di risposta si sono praticamente annullate, generando un mondo interconnesso.

Però, purtroppo, non basta innamorarsi, ma bisogna essere capaci di amare, amare alla follia.

Amarsi anche quando tutto va male, quando tutto sembra difficile. È necessario stare accanto alla propria persona, prendersene cura costantemente e, nel limite del possibile, renderla felice, farla ridere.

Spesso, però, anche l’amore non è abbastanza. Ci si deve sopportare: gioire insieme, ma anche stringersi in un abbraccio quando le cose non vanno per il verso giusto.

Bisogna tenersi stretti e non lasciarsi mai andare, perché se vuoi una persona (e con volere si intende il volerci passare insieme il resto della vita) non devi permettere a niente e a nessuno di portartela via.

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