Chef professionisti si danno allo street food. Ma quanto costa?

Bhè, oggi giorno siamo tutti lavoratori in crisi. E’ vero la situazione economica italiana non incoraggia a intraprendere nuove attività, soprattutto di questo genere : lo street food.

Avviare un’impresa propria nel nostro paese spaventa: la lunga burocrazia rischia di non far mai decollare l’attività.

Ma alcuni chef professionisti, carichi del loro bagaglio di esperienze e competenze, hanno voluto buttarsi in questa nuova avventura. Ma quanto costa avviare un’attività del genere?

Innanzitutto, lo street food è un mercato ancora in crescita in Italia. Per avere successo, bisogna puntare su una proposta culinaria originale e di qualità, perchè il cibo venduto per strada non è più semplice ed economico ma si trasforma in piatti gourmet.

Occorre presentarsi nel migliore dei modi ed accattivarsi la clientela con un logo o una grafica riconoscibile e inconfondibile. E’ importante essere gentili e disponibili con i clienti: spiegare cosa acquistano e da dove viene, aumenterà la fiducia nell’assaggiare il vostro cibo.

L’investimento parte da un minimo di 30 mila euro. Per prima cosa bisogna individuare il veicolo più adatto . Le soluzioni sono due: un mezzo agile e scattante, un’Ape che, compresa l’attrezzatura da cucina, parte dai 30 mila euro. Oppure se avete un budget più generoso potrete optare per il cosiddetto food truck, veicolo decisamente più grande e più costoso, siamo sui 60 mila euro. Poi, informatevi sulle autorizzazioni e licenze necessarie: non lasciate nulla al caso e non improvvisate. Affidatevi ad un esperto della Camera di Commercio della vostra città che sbrigherà alla perfezione le dovute certificazioni burocratiche affinchè possiate cominciare la vostra attività nel pieno delle regole e senza preoccupazioni legali.

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