Ampere: cosa sono, a cosa servono e come si calcolano

Quando c’è bisogno di collegare qualcosa di elettrico alla corrente di casa, o in generale quando si ha necessità di lavorare con l’elettricità, diventa fondamentale riuscire a misurarla: per fare questo serve conoscere l’Ampere, ovvero l’unità della misura della corrente elettrica, meglio ancora la quantità del flusso di elettroni in un singolo circuito.

Indicato generalmente con il simbolo A, e talvolta abbreviato con la sigla amp, l’Ampere è quindi l’unità base ammessa dal Sistema Internazionale di unità di misura per misurare l’intensità della corrente elettrica, e prende il suo nome ma André-Marie Ampère, uno dei principali studiosi dell’elettromagnetismo.

Cosa sono gli ampere e a cosa servono

Per Ampere, quindi, si intende l’unità di misura dell’intensità della corrente elettrica: poiché si tratta di una delle sette unità fondamentali del Sistema Internazionale (SI) – insieme a metro, chilogrammo, secondo, kelvin, mole e candela – tutte le altre unità di misura elettromagnetiche sono derivate da essa.

Collegata a questa unità di misura, ad esempio, troviamo anche l’Ampere-ora (Ah), ovvero la misura che rileva la quantità di carica necessaria per erogare la corrente di un ampere per un’ora: è pari a 3600 coulomb e viene principalmente utilizzata per sapere in quanto tempo si esaurirà una batteria.

Spesso si confonde l’Ampere con altre due misurazioni, il Volt e il Watt. In realtà le due unità sono completamente differenti, perché:

  • il Volt serve a indicare la corrente di funzionamento di un dispositivo
  • il Watt indica quanto potenza viene assorbita o erogata da un determinato apparato.

Come si calcolano gli Ampere

Esistono differenti modalità di misurazione dell’Amperaggio: la più comoda, e la più diffusa, è quella che prevede l’utilizzo di un Amperometro, ovvero uno strumento in grado di misurare autonomamente l’intensità della corrente elettrica, sfruttando alcuni effetti provocati dalla circolazione dell’elettricità, come ad esempio campi magnetici, sviluppo di calore o caduta di tensione.

Ogni Amperometro si basa su uno solo di questi effetti, e può essere analogico, ovvero caratterizzato da un equilibrio mobile e da un sistema di ingranaggi meccanici, o digitale, ovvero caratterizzato da un convertitore analogico-digitale.

Entrambi vanno a mostrare i risultati su uno schermo, che nel primo caso è composto da un indicatore su scala graduata, nel secondo caso è fatto da uno schermo a cristalli liquidi dove compare il valore espresso in forma numerica.

Per chi è più esperto in calcoli matematici, è possibile calcolare gli Ampere utilizzando la formula di conversione per la corrente continua, dove si vanno a divedere la potenza espressa in Watt (W) per il valore della tensione espressa in Volt (V). L’equazione per calcolare gli Ampere: Ampere = Watt / Volt.

Esiste anche una seconda formula matematica che permette di calcolare l’Amperaggio: si chiama Legge di Ohm, e mette in relazione tre grandezze elettriche diverse legate tra loro, corrente (I), la tensione (V) e la resistenza(R). In questo caso, quindi, l’operazione da fare sarà: Corrente = Tensione / Resistenza.

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